Argomenti trattati
Assolti per insufficienza di prove: considerando tutte le ricerche svolte in materia, non ci sono abbastanza dati per condannare i cellulari come responsabili di un calo della fertilità maschile. Il verdetto arriva dagli esperti della Società Italiana di Andrologia.
Lunghi studi, poche certezze
Le onde elettromagnetiche emesse dai telefonini sono radiazioni non ionizzanti a bassa frequenza: non possono rompere direttamente i legami molecolari del Dna ma possono comunque avere effetti biologici negativi, tanto che l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro le classifica come potenzialmente cancerogene. Gli andrologi hanno tenuto conto degli studi sperimentali condotti su modelli animali, delle revisioni degli studi condotti sull’uomo e dell’unica metanalisi sul tema, che ha incluso appena dieci ricerche molto diverse fra loro.
Rischio calore
Dagli studi emerge che le onde elettromagnetiche dei cellulari potrebbero dare interferenze di natura termica sull’asse che dall’ipotalamo va alle gonadi. Sempre per il calore generato dalla batteria, possono danneggiare l’apparato genitale maschile se vi vengono tenuti molto vicino perché i testicoli sono molto sensibili all’ipertermia. Tutto ciò emerge dai modelli animali in vitro, ma è meno chiaro quali siano le conseguenze sulla fertilità maschile, quando si passa ad analizzare che cosa accade nell’uomo.
5 regole da seguire
Per questo non è ancora possibile dare una risposta certa e a oggi non esistono evidenze inconfutabili che vi sia una correlazione fra l’uso dei cellulari e un calo della fertilità maschile. Nonostante ciò, gli androloghi hanno perciò stilato cinque semplici regole da seguire per non andare incontro a rischi.
1. Non portare il telefono nella tasca anteriore dei pantaloni.
2. Telefonare e navigare online quando si è in condizioni di ottima ricezione del segnale, così da ridurre l’emissione di onde dallo smartphone.
3. Non appoggiare il telefono in grembo quando si è seduti, si è alla guida, al ristorante o in ufficio.
4. Non utilizzare sistemi commerciali per ridurre l’esposizione alle onde, perché non ce ne sono di efficacia dimostrata.
5. Limitare l’uso dello smartphone ai bambini prima dei 10 anni.