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L’azoospermia è causa di infertilità maschile. Interessa circa il 10% dei maschi infertili e indica l’assenza di spermatozoi nel liquido seminale. Può essere di due tipi: ostruttiva, derivante da un incidente o un intervento chirurgico, e non ostruttiva o secretoria, e dipende da difetti nella produzione di spermatozoi. Nel primo caso si può intervenire ricanalizzando i dotti ostruiti e recuperando una fertilità spontanea. Il secondo caso è più complesso: un’eventuale paternità dipende solo dalla possibilità di recuperare dal tessuto testicolare alcuni spermatozoi da usare nella fecondazione assistita.
In pochi centri all’avanguardia
Anche se l’azoospermia è causa di infertilità maschile, gli ultimi progressi della medicina riproduttiva danno speranza agli aspiranti papà, grazie a una metodica chiamata “Micro-Tese”, utilizzata in poche strutture d’avanguardia a livello mondiale, per esempio nei centri Ivi di Madrid e Valencia (Spagna) e Centro ProCrea di Lugano (Svizzera). Consiste in una biopsia testicolare eseguita utilizzando un microscopio chirurgico che consente di vedere con precisione i tubuli del testicolo e identifica le aree del testicolo, dove sono presenti gli spermatozoi. Il campione di sperma ottenuto viene congelato in vitro per essere utilizzato in futuro o nell’immediato.
Vantaggi rispetto alle tecniche tradizionali
Micro-Tese riduce al minimo i danni ai testicoli e, a differenza delle biopsie tradizionali in cui viene rimossa una grande quantità di tessuto testicolare compromettendo la produzione di testosterone, lavora su un campione più selettivo. Nel 2016 gli specialisti del centro di Madrid hanno eseguito 23 biopsie, ottenendo gli spermatozoi in 13 casi (un tasso di recupero pari al 56,52%), da cui sono state ricavate 6 gravidanze attraverso un ciclo di fecondazione in vitro.
Solo in strutture specializzate
Nata negli Stati Uniti, la Micro-Tese ha portato a risultati positivi via via crescenti, risolvendo molti casi in cui l’azoospermia è causa di infertilità maschile. Fondamentale rivolgersi a strutture qualificate, con professionisti esperti: è lo stesso inventore della metodica, Peter Schlegel, a dire che per avere un’ottima esperienza occorre aver eseguito almeno 500 interventi. La ricerca degli spermatozoi, infatti, richiede una tecnica che si affina nel tempo.
In day hospital
Nonostante il tempo richiesto (circa un’ora e mezza per testicolo), l’intervento comporta un trauma minimo per il tessuto testicolare, è effettuato di norma in day hospital e richiede un solo giorno di riposo.