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La ricerca di un figlio dovrebbe rappresentare un’esperienza divertente per una coppia. Se non si vuole compromettere la propria fertilità, però, bisognerebbe scegliere con molta attenzione gli alleati del piacere. Secondo il gruppo di ispettori ambientali della città svedese di Malmoe, infatti, i vibratori possono essere pericolosi da questo punto di vista.
Equilibrio ormonale alterato
Anna Lofstrom, uno degli ispettori svedesi, ha spiegato che alcuni modelli di dildo e vibratori contengono ftalati. Si tratta di sostanze utilizzate per ammorbidire la plastica e i materiali plastificati (come le magliette con le stampe plastificate). Gli studi hanno dimostrato che sono dannosi per il sistema renale ed epatico, oltre che per la salute riproduttiva. Infatti, possono compromettere l’equilibrio ormonale sia maschile sia femminile, interferendo sui livelli di fertilità. In particolare, gli ftalati influiscono sulla produzione di testosterone e, quindi, sulla maturazione degli spermatozoi, e sulla produzione degli ormoni estrogeni femminili.
Sostanze già sotto accusa
L’uso degli ftalati è già vietato nei giochi e prodotti per l’infanzia, come i biberon. Non, però, per i sex toys. In effetti, a oggi si sa che queste sostanze inibiscono la fertilità e la riproduzione, ma non è certo il rapporto causa-effetto che lega questi due elementi. Non si sa cioè, con esattezza, che tipo di problemi possono sviluppare le coppie che usano i vibratori contenenti ftalati. Per precauzione, gli esperti consigliano di evitare i prodotti realizzati con questi materiali, invitando a leggere molto attentamente le etichette prima dell’acquisto.