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Dopo quanto tempo si può avere una gravidanza dopo un aborto spontaneo? I ginecologi in genere suggeriscono di lasciar passare 3 mesi, per consentire il completo ripristino della funzionalità delle ovaie e massimizzare la probabilità di portare a termine una nuova gravidanza senza complicanze. L’Organizzazione mondiale della sanità allunga il periodo di attesa a 6 mesi.
Accorciare i tempi
Un nuovo studio, però, mette in discussione questi dati, dimostrando che anticipare i tentativi di concepimento non solo non sarebbe rischioso per la salute della donna e del feto, ma aumenta le probabilità di successo. Per aborto spontaneo si intende una interruzione di gravidanza, provocata da cause patologiche che determinano la morte del feto entro il 180° giorno di gestazione. Le cause possono essere diverse: da una predisposizioni genetica a un’anomalia anatomica dell’utero. Ma anche fattori endocrini, infezioni, anomalie placentari, malattie della madre, esposizione a fattori tossici o assunzione di farmaci.
Lo studio su un migliaio di coppie
Il lavoro, condotto presso gli Istituti nazionali di salute americani su un migliaio di coppie che hanno subito un aborto spontaneo nel primo trimestre di gestazione (quando è noto che il rischio è molto più elevato), ha voluto dare una risposta a quanti si chiedono dopo quanto tempo si può avere una gravidanza dopo un aborto spontaneo. Ha mostrato che nelle coppie che non hanno atteso 3 mesi, la probabilità che la gravidanza si concludesse positivamente è stata del 53%, contro il 36% delle altre. I dati mostrano che quando l’aborto avviene precocemente, l’apparato riproduttivo ricomincia a funzionare senza problemi.
Bisogna sentirsi pronti
Per rispondere alla domanda su dopo quanto tempo si può avere una gravidanza dopo un aborto spontaneo, però, contano anche gli aspetti psicologici. Bisogna sentirsi pronti. La ricerca sottolinea che non si sono ragioni fisiologiche per aspettare, ma non indaga i fattori emotivi e il vissuto della coppia. Il professor William Hurd della Duke University School of Medicine (Stati Uniti), ricorda l’importanza del benessere psicologico della coppia e cita diversi studi che associano un breve intervallo tra gravidanze (incluse le interruzioni spontanee o indotte) a un maggior rischio di complicanze come pressione alta , rottura prematura delle membrane, basso peso alla nascita e parto pretermine.