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Gli uomini non metterebbero mai in dubbio la propria virilità. Ecco perché quando la coppia non riesce ad avere figli, pensano quasi sempre che dipenda da un problema femminile. Invece, anche la fertilità maschile può “incepparsi”. La colpa? In molti casi potrebbe dipendere dalla sedentarietà. Infatti, secondo gli esperti della Società italiana di urologia oncologica (SIUrO), chi si muove poco rischia tutta una serie di conseguenze negative.
1 maschio su 3 è a rischio di infertilità
Le difficoltà di concepimento possono dipendere tanto da problemi femminili quanto da problemi maschili. La SIUrO rivela che il 15% degli uomini di età compresa fra i 13 e i 55 anni è sterile, mentre ben un maschio su tre è a rischio di infertilità. Le ragioni sono diverse e non tutte conosciute. Una delle principali è rappresentata dalla sedentarietà.
Tutti i benefici dello sport
In effetti, lo sport è un alleato della fertilità maschile. Innanzitutto, aiuta a mantenere in ottime condizioni i tessuti del corpo, comprese le cellule riproduttrici e l’apparato genitale. In secondo luogo, combatte altri fattori di rischio importanti, come il sovrappeso e l’obesità, che ostacolano la produzione degli spermatozoi e li danneggiano, oltre a turbare gli equilibri ormonali. Senza dimenticare che riduce lo stress, un elemento che può ostacolare il concepimento, e innalza l’umore e il livello di vitalità dell’organismo. Infine, proprio l’attività fisica diminuisce le probabilità che organi importanti per la riproduttività, come la prostata, si ammalino.
No alle attività troppo impegnative
L’ideale per salvaguardare la fertilità maschile sarebbe iniziare ad allenarsi fin dall’adolescenza. Infatti, la salute riproduttiva comincia a costruirsi da giovani. In linea di massima, si può scegliere lo sport che si preferisce. Meglio, però, evitare le attività troppo impegnative, come la maratona, a maggior ragione in età giovanile: infatti, possono alterare i meccanismi che controllano la funzione testicolare. “Inoltre, alcune discipline causano fatalmente dei microtraumi a livello locale, come il ciclismo e l’equitazione. L’insieme di tutti questi fattori elencati è un problema reale, cui va aggiunto sicuramente anche lo stress, in grado di influire sulla capacità erettile” ha spiegato Giario Conti, direttore dell’unità operativa di Urologia dell’ospedale S. Anna di Como e Presidente della SIUrO. Gli sport più indicati sono quelli aerobici, come nuoto, corsa, jogging, che devono essere effettuati con regolarità, almeno tre volte alla settimana.