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La fertilità maschile (e anche femminile) è una questione complessa, che dipende in parte da fattori endogeni, ossia interni all’organismo, come equilibri ormonali e riserva ovarica, e in parte da fattori esogeni, ossia esterni all’organismo. Fra questi ultimi c’è anche la dieta. Ci sono, infatti, alcuni cibi che aiutano gli uomini che desiderano avere un figlio e altri che invece diminuiscono le chance di concepimento.
La dieta migliore è quella mediterranea
“In particolare, la dieta mediterranea aumenta dal 72 al 95% la quota di spermatozoi sani e di elevata qualità” ha affermato Alessandro Palmieri, urologo del Policlinico universitario Federico II di Napoli e presidente della Società italiana di andrologia. Via libera quindi a frutta, verdura, legumi, uova, pesce, frutta secca e olio extravergine di oliva.
I benefici dello zinco
In generale, sono utili tutti gli alimenti ricchi di antiossidanti. Si tratta, infatti, di sostanze che combattono i radicali liberi, molecole nocive che possono danneggiare il Dna degli spermatozoi. In questo senso sono ottimi agrumi, pomodori, carote e ortaggi a foglia verde. Anche lo zinco (presente in alimenti come uova, latticini scremati, frutta secca, fagioli e ostriche) è un alleato della fertilità maschile, poiché aumenta la mobilità degli spermatozoi e la produzione del testosterone, un ormone che regola la funzione sessuale. Sì anche, poi, agli omega-3 del pesce, che migliorano la qualità del seme.
Promosso anche il caffè
Sì anche al caffè: a dispetto di quanto si pensa comunemente, non è nocivo. Al contrario: riduce il rischio di disfunzione erettile. Secondo gli esperti, berne al massimo tre tazzine al giorno riduce fino a 1/3 le possibilità di andare incontro a questa problematica, che non solo minaccia l’equilibrio psicologico e la felicità degli uomini, ma può anche abbassare le chance di concepimento e gravidanza.