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L’utero in affitto e la maternità surrogata hanno sempre suscitato molte polemiche. Recenti sondaggi hanno sottolineato come la maggioranza delle donne italiane sia contraria all’utero in affitto.
I risultati dei sondaggi
Dai sondaggi, è risultato che il 59% delle donne italiane sarebbe contraria alla maternità surrogata. In particolar modo, più del 30% delle intervistate considererebbe l’adozione la migliore alternativa all’infertilità, ma il 31% cambierebbe opinione se a proporlo fosse il marito. A una lettura più approfondita dei dati, risulta anche che il 24% delle italiane crede che l’utero in affitto sia una pratica non etica, mentre il 27% considera la maternità surrogata una libera scelta della coppia e della gestante; il 12% sarebbe favorevole solo se l’utero in affitto avesse uno scopo di tipo altruistico, quindi senza un profitto per la portatrice.
Quasi totale indisponibilità
Alle donne è stato chiesto anche se sarebbero disponibili a essere portatrici: più del 70% ha risposto negativamente. Solo cinque donne su 100, infatti, lo farebbero per bisogno economico. Più numerose, invece, le donne che metterebbero a disposizione il proprio utero per aiutare amiche o persone in difficoltà e impossibilitate ad avere figli.
La mercificazione del corpo
Ciò che emerge chiaramente è il timore che si arrivi a una mercificazione del corpo femminile (lo teme il 70% circa delle intervistate). Il problema è che manca una normativa che possa regolamentare tale pratica. La paura sottostante, inoltre, è che la maternità surrogata diventi una risorsa per i ricchi. E che, al contempo, diminuiscano le adozioni.