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Le coppie che si sottopongono alla fecondazione assistita sanno che le probabilità di concepire gemelli sono alte. Nonostante ciò, e in alcuni casi forse anche per questo, non rinunciano. Ma secondo gli esperti, negli ultimi anni, il tasso di gravidanze plurime è cresciuto troppo. Ecco perché negli Stati Uniti si sta pensando a nuove linee-guida per far sì che le donne concepiscano un solo figlio alla volta.
Un fenomeno in crescita
Secondo le statistiche, negli Usa, negli ultimi 30 anni, il tasso di parti gemellari è aumentato del 76%. In gran parte questo incremento è dovuto alla diffusione sempre maggiore della fecondazione assistita. I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) hanno rivelato che quasi la metà (46%) dei bambini nati in provetta sono gemelli. Di questi ben il 37% nasce prematuro e con il rischio di complicazioni successive. Infatti, la gravidanza gemellare si associa spesso a nascite pretermine.
Allo studio nuove Linee-guida
Per questa ragione, gli esperti americani di fecondazione assistita stanno sviluppando delle nuove Linee-guida che aiutino le donne ad avere una gravidanza singola. “Le gravidanze gemellari non sono sempre salutari. Comportano un rischio cinque volte più alto di parti prematuri con tutti i possibili problemi di salute seguenti. Se si riuscirà a trattare l’infertilità con un singolo embrione in realtà ci saranno molti più bambini sani” ha spiegato Alan Cooperman, direttore della divisione di endocrinologia riproduttiva al prestigioso Mount Sinai hospital di New York.
Procedure più avanzate
Fino a qualche tempo fa, nelle procedure di procreazione assistita, per avere una singola gravidanza sana bisognava ricorrere a più embrioni. Ora le cose sono diverse. Infatti, le tecniche di screening più avanzate permettono di selezionare gli embrioni migliori. In futuro, è probabile che nelle donne di 35 anni si impianterà un solo embrione impiantato, mentre in quelle tra i 35 e i 40 due embrioni. Non solo. Anche le metodologie di conservazione sono migliorate. Presumibilmente, quindi, si potranno usare gli embrioni congelati al primo trattamento per avere nuovi figli.