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Sembra fantascienza, invece, è realtà. A breve, le donne con infertilità uterina assoluta potrebbero riuscire a diventare mamme. In che modo? Con un trapianto di utero combinato alla fecondazione assistita. Lo ha spiegato Mats Brännström, un ricercatore svedese, in occasione del trentesimo congresso annuale della società europea di riproduzione umana ed embriologia.
I primi esperimenti sugli animali
È da 15 anni che il professor Brännström sta conducendo esperimenti e studi sul trapianto dell’utero, con l’obiettivo di aiutare le donne con infertilità assoluta, una condizione che rende impossibile una gravidanza. All’inizio il gruppo di ricerca svedese ha condotto sperimentazioni sugli animali: prima topi, poi maiali, quindi pecore e, infine babbuini. Negli ultimi mesi, invece, ha avviato uno studio su nove donne nate senza utero.
Un lungo iter
Per prima cosa le pazienti sono state sottoposte alla fecondazione assistita in vitro, poi a congelamento degli embrioni e, infine, a trapianto dell’utero. L’utero è stato donato dalle mamme o dalle sorelle delle donne. Tutte le donatrici avevano avuto gravidanze sane e non erano obese.
Le gravidanze sono in corso
I primi risultati sono incoraggianti. Quattro uteri sono stati rimossi nei mesi successivi a causa di complicanze, ma sette donne hanno iniziato ad avere mestruazioni regolari dal secondo mese dopo il trapianto. Alcune pazienti sono state sottoposte poi a trasferimento degli embrioni con la fecondazione assistita e sono rimaste incinte, a dispetto dell’infertilità iniziale. Le gravidanze sono attualmente in corso. “Siamo in attesa febbrile della nascita di un bimbo sano. Se avremo successo continueremo con altri studi, in caso contrario torneremo ai modelli animali. Se andrà bene, potremo anche pensare a modalità meno invasive di intervento, magari con la robotica. Ma adesso è davvero troppo presto per parlarne” ha spiegato il coordinatore della ricerca.