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Il numero delle coppie italiane che si sottopone a una procedura di fecondazione assistita è in continuo aumento. Così come quello delle coppie che presentano ricorsi contro la legge che regola la materia, la famigerata legge 40, e che chiedono che l’Italia si adegui a quanto previsto e concesso negli altri Paesi europei. Anche per questo, recentemente sono state realizzate le nuove linee guida delle legge, firmate dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Sostituiranno quelle approvate nel 2008.
Un’importante novità
La principale novità introdotta dalle nuove linee guida della legge 40 sulla fecondazione assistita riguarda la fecondazione eterologa. “Dopo l’istituzione del Registro nazionale dei donatori, questo è il secondo importante passo per l’aggiornamento dell’intero quadro normativo che regola la Procreazione medicalmente assistita in Italia” ha commentato commenta Beatrice Lorenzin.
Si invita a valutare bene pro e contro
Il documento ribadisce innanzitutto che anche le coppie italiane hanno diritto ad accedere alla fecondazione eterologa. Raccomanda, però, un’attenta valutazione del rapporto rischi e benefici: in pratica, invita i medici ad analizzare dettagliatamente ogni situazione, per capire in quali casi è indicato procedere con questa procedura e in quali è meglio soprassedere. In particolare, incoraggia a riflettere sull’accesso alle coppie sierodiscordanti, cioè in cui uno dei due partner è portatore di malattie virali sessualmente trasmissibili per infezioni da Hiv, Hbv o Hcv (nella versione precedente era previsto solo per l’uomo portatore). Inoltre, ricorda di non trascurare eventuali complicanze ostetriche, le potenziali ricadute neonatologiche e i potenziali rischi per la salute della donna e del neonato.
Che cosa è stato eliminato
Le nuove linee guida non contengono più l’elenco degli elementi da valutare per capire se la coppia è in grado di accettare in maniera consapevole la tecnica di fecondazione assistita proposta dal medico. Infatti, questi elementi saranno contenuti nelle disposizioni per il consenso informato che dovrebbero essere emanate a breve.