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Per alcune coppie rappresenta l’unica possibilità per concepire un figlio. Ma è importante sapere che la fecondazione assistita non è esente da rischi. L’ultima conferma arriva da uno studio condotto da un team di ricercatori australiani, dell’università Robinson Institute di Adelaide, pubblicato sulla rivista Plos One.
Oltre 300mila bambini analizzati
Gli autori hanno esaminato i dati di oltre 300mila bambini dell’Australia del sud, seguiti per circa 17 anni. Di questi, oltre 4.300 erano nati in seguito a una delle varie tecniche di fecondazione assistita, come la fecondazione in vitro (Ivf), l’iniezione intracitoplasmatica di sperma (Icsi), l’induzione dell’ovulazione e la criosconservazione degli embrioni.
Più problemi alla nascita
Dall’analisi è emerso che la fecondazione assistita può ripercuotersi negativamente sulla salute del bebè. Infatti, i bambini nati da coppie che avevano fatto ricorso a una delle tecniche di procreazione assistita avevano un rischio maggiore di complicazioni alla nascita rispetto a quelli nati da coppie con nessun problema di infertilità, che avevano concepito in modo naturale. Più precisamente, nei bimbi concepiti in provetta le probabilità di nascere morti e di morire entro i primi 28 giorni di vita erano raddoppiate. Non solo. Anche il rischio di essere prematuri e quello di avere un basso peso alla nascita erano più elevati: rispettivamente più del doppio e il triplo.
Per ogni tecnica, i suoi rischi
I ricercatori hanno spiegato che i rischi variano in relazione alle tecniche di fecondazione assistita. La fecondazione in vitro, per esempio, si associa a probabilità più elevate di basso peso alla nascita, parto pretermine e morte neonatale. Questi eventi possono avvenire, ma con minore frequenza, anche con la tecnica dell’iniezione intracitoplasmatica di sperma (Icsi). Se però si ricorre alla criosconservazione degli embrioni, l’Icsi risulta più sicura. Tuttavia, la congelazione degli embrioni comporta un maggior rischio di macrosomia (bambino troppo grande). Gli studiosi hanno concluso che quello della fecondazione assistita è un settore che, per quanto notevolmente migliorato ed evoluto negli ultimi anni, richiede ulteriori progressi.