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Nel mondo ci sono già i figli con “tre genitori”, esseri umani concepiti con la fecondazione eterologa con il Dna di due donne e un uomo. Questa discussa e controversa tecnica di procreazione assistita, è comunemente detta dei tre genitori perché utilizza appunto materiale genetico di tre persone differenti.
La tecnica utilizzata in America
Circa 30 bambini in tutto il mondo si crede siano nati grazie alla tecnica nota come “trasferimento citoplasmatico”, tra cui 17 casi per i quali il concepimento sarebbe avvenuto al Saint Barnabas Medical Centre, nel New Jersey, e risalirebbe agli inizi degli anni 2000, prima che il governo americano proibisse la pratica, nel 2002.
Perché si fa
L’aspetto positivo di questa tecnica consiste nella possibilità di evitare la trasmissione genetica dalla madre al figlio di patologie potenzialmente letali causate da mitocondri danneggiati: in pratica, attraverso la fecondazione assistita, parte del Dna della donna portatrice di malattie mitocondriali viene rimpiazzato nel suo ovulo attraverso il trasferimento di mitocondri prelevati dall’ovulo di una donatrice sana. L’embrione derivante dalla fecondazione dell’ovocita da parte dello spermatozoo dell’uomo deriverebbe, quindi, da tre differenti Dna.
Non si conoscono le conseguenze
Il quotidiano britannico The Indipendent ha indagato sui ragazzi concepiti nella clinica Americana, poiché recentemente è partito in Inghilterra l’iter parlamentare per l’autorizzazione della tecnica medica che permette di creare “embrioni con tre genitori”. Il giornale ha così scoperto che il centro medico del New Jersey non ha mai eseguito nessun controllo sullo stato di salute di questi figli della fecondazione eterologa, tutti ormai adolescenti. Non si ha, quindi, alcun dato sulle possibili conseguenze e gli effetti a lungo termine sullo stato di salute dei bambini nati dall’esperimento con questa tecnica di fecondazione eterologa.
Che cosa succede in Gran Bretagna
Il Saint Barnabas Medical Centre ha deciso di avviare nuovi esami e i risultati dall’indagine saranno molto importanti per l’autorità sanitaria che si occupa dei temi della fertilità in Gran Bretagna (HFEA), che ora deve decidere se una tecnica simile, chiamata donazione mitocondriale, è sicura. Il governo britannico intende introdurre una legislazione per consentire la donazione del mitocondrio dagli ovuli sani, per garantire che le donne con difetti mitocondriali non li trasmettano ai loro figli. Tuttavia, come nel caso del trasferimento citoplasmatico, questo vorrà dire avere bambini con materiale genetico di tre persone.