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La fecondazione eterologa “fai da te”, gratis e anonima, offerta sul web è un fenomeno che sembra non arrestarsi da oltre 2 anni, con tutti i rischi per quanto riguarda i controlli e le garanzie sanitarie. I forum dei sedicenti donatori che si propongono gratuitamente e sotto anonimato sono poche decine, ma sono molto seguiti. I più noti, che mettono in contatto persone interessate ad avere un bambino (non solo coppie sterili, ma anche single o coppie omosessuali), raccolgono molti seguaci e condivisioni in Rete. Qui si trovano testimonianze, consigli, dritte su come procedere all’inseminazione fai-da-te (cioè senza un rapporto sessuale), indicazioni sulle normative vigenti, richieste e offerte di sperma con tanto di profilo e fotografia dell’inserzionista.
Come funziona
La fecondazione eterologa “fai da te”, gratis e anonima, offerta sul web è un servizio completo: si spiega anche come procedere e gli strumenti necessari (un contenitore per le urine sterile, una siringa senza ago oppure una coppetta) per l’inseminazione. Una volta stabilito il contatto, le due parti si incontrano, si conoscono e si scambiano le analisi per certificare l’assenza di malattie sessualmente trasmissibili. Nel periodo dell’ovulazione, si rincontrano per la consegna dello sperma raccolto in un barattolo sterile. Ma c’è anche chi preferisce il concepimento con rapporto naturale, perché ritenuto più efficace.
Condanna unanime
Gli esperti condannano duramente queste pratiche. Innanzitutto, ricordano che le tecniche di procreazione medicalmente assistita sono indicate solo nei casi in cui il concepimento spontaneo è impossibile o molto remoto e per i quali altri interventi farmacologici o chirurgici sono risultati inadeguati. E sottolineano che la fecondazione eterologa “fai da te”, gratis e anonima, offerta sul web, oltre a risvolti morali molto pesanti, pone anche diverse problematiche di sicurezza.
Solo in centri accreditati
Per accedere alla fecondazione eterologa in totale sicurezza è necessario rivolgersi a centri accreditati. In Italia sono 362: 136 sono pubblici o privati convenzionati con il Servizio sanitario nazionale e rappresentano il 37,6% dei centri, ma la distribuzione varia molto da regione a regione. I centri privati sono, invece, 226 (62,3%).