Eterologa cresce del 120%, ma 9 gameti su 10 arrivano dall’estero

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 27/03/2019 Aggiornato il 27/03/2019

In Italia la fecondazione eterologa è permessa dal 2014, il numero di coppie che fa ricorso a questa tecnica è più che raddoppiato ma resta in problema dei donatori

Eterologa cresce del 120%, ma 9 gameti su 10 arrivano dall’estero

In Italia il ricorso alla fecondazione eterologa è in aumento: sono sempre di più le coppie che utilizzano questa tecnica per avere un bambino e, parallelamente, sono in aumento i bambini nati proprio grazie a questa metodica.

Trend in costante crescita

I numeri non lasciano spazio a dubbi: nel 2016, rispetto all’anno precedente, il numero delle coppie che si sono sottoposte alla donazione di gameti è più che raddoppiato, passando da 2.462 a 5.450, facendo segnare un aumento del 121%, e i bimbi nati con questa tecnica sono passati dai 601 del 2015 ai 1457 del 2016, per un totale percentuale del +142%. I dati sono contenuti nella Relazione annuale 2018 sullo stato di attuazione della legge che regola la procreazione medicalmente assistita (Pma), la legge 40/2004.

Nove gameti su 10 arrivano dall’estero

Tuttavia ben nove gameti su dieci impiegati nelle tecniche di fecondazione eterologa provengono dall’estero. Sia per quanto rigarda la donazione di liquido seminale sia quella di ovociti: dal rapporto emerge infatti che i cicli che nel 2016 hanno utilizzato seme maschile importato sono stati 1.369, pari all’84% del totale (proveniente da Spagna, Danimarca e Svizzera), e che nello stesso anno i cicli effettuati con ovociti importati sono stati 2.727, pari al 94% del totale (provenienti principalmente dalla Spagna). Quanto agli embrioni già fecondati e conservati, su 1.735 ben 1.500 sono stati formati con gameti provenienti dall’estero (Spagna, Repubblica Ceca, Austria).

Cos’è la fecondazione eterologa

Le tecniche di fecondazione o procreazione medicalmente assistita (Pma) sono l’insieme di tutti quei trattamenti per la fertilità nei quali i gameti femminili (ovociti) e quelli maschili (spermatozoi) vengono trattati allo scopo di ottenere una gravidanza. Si parla di fecondazione omologa quando il seme e l’ovulo utilizzati nella fecondazione assistita appartengono alla coppia di genitori del nascituro, mentre la fecondazione eterologa si verifica quando il seme maschile oppure l’ovulo (o entrambi) provengono da soggetti esterni alla coppia. Nel nostro Paese ricorrere alla fecondazione eterologa è possibile dall’aprile del 2014.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Per valutare la qualità dei gameti importati in Italia dalle banche estere la Società italiana di riproduzione umana (Siru) ha lanciato il progetto ACQuOS (Audit Control Qualità Oocyte and Spermatozoa). La valutazione prevede, tra gli altri aspetti, il controllo delle procedure di selezione dei donatori e i criteri di stoccaggio e di modalità del trasporto di gameti ed embrioni.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Le domande della settimana

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Olive confezionate e rischio listeria

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Se si ha il sospetto di essere state contagiate dalla listeria si può fare lo specifico test sul sangue, tuttavia per avere un risultato attendibile occorre che trascorrano tra le due e e quattro settimane.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti