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Negli Stati Uniti gli embrioni con tre genitori potrebbero diventare realtà, ma solo se di sesso maschile: la tecnica – la cui legittimità è attualmente al vaglio dell’ente americano che regola i farmaci, la Food and drug administration (Fda) – si chiama Mrt (dall’inglese Mitochondrial replacement therapy, ovvero “terapia sostitutiva del Dna mitocondriale”) e servirà per evitare la trasmissione di malattie genetiche per via materna.
Rischi per i geni trasmessi dalla mamma
Il Dna mitocondriale – che viene trasmesso ai figli solo per via materna – è una parte del corredo genetico di ogni individuo che viene contenuto in particolari strutture delle cellule, i mitocondri, che fungono da centrale energetica delle cellule stesse: ed è proprio questa porzione di Dna che nella tecnica Mrt viene rimpiazzato con quello di un’altra donna per evitare la trasmissione di malattie genetiche per via materna.
Non per tutti
Gli esperti della National Academy of Sciences statunitense hanno già dato il loro parere favorevole ma per ora, a scopo precauzionale, esclusivamente per interventi sugli embrioni di sesso maschile: l’uomo infatti non può trasmettere ai figli il Dna dei mitocondri poiché questo viene ereditato esclusivamente dalla madre. Spiegano che questa tecnica potrà essere estesa agli embrioni di sesso femminile solo se si dimostrerà del tutto sicura nei maschi.
Pareri discordanti
Secondo il genetista Giuseppe Novelli, rettore dell’università di Roma Tor Vergata, la precauzione adottata dagli Stati Uniti è “eccessiva anche perché solleva il dubbio della selezione degli embrioni”. La cautela migliore che si può adottare quando si usano queste tecniche “è ricorrervi solo nei casi davvero necessari, in presenza di patologie molto serie che non si vogliono trasmettere ai figli”.