Covid-19 e fecondazione assistita: come ha influito sulle nascite?

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 09/03/2022 Aggiornato il 09/03/2022

Con la pandemia da Covid-19 si è assistito a una riduzione drastica degli accessi ai trattamenti di fecondazione assistita e il ministero della Salute stima un importante calo delle nascite. Fino a 4.200 bambini in meno

Covid-19 e fecondazione assistita: come ha influito sulle nascite?

Tra i numerosi risvolti negativi della pandemia da Covid-19 c’è anche un calo importante degli accessi ai centri per la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). A rivelarlo è una relazione stilata dal ministero della Salute e presentata recentemente in Parlamento, che svela come nel primo quadrimestre del 2020 i numeri evidenzino un calo del 34,8% dei trattamenti di fecondazione assistita di II e III livello, vale a dire circa 9.500 cicli in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Che cosa è la Pma?

La Procreazione Medicalmente Assistita aiuta il concepimento nelle coppie in cui non sia impossibile avere figli in modo naturale. È una procedura importante e all’avanguardia che, però, con il Covid-19 si è vista rallentare enormemente.

Come riportato dalla relazione, infatti, il minore accesso alle procedure di PMA è evidente. I cali maggiori (-37%) hanno interessato i centri PMA privanti convenzionati, percentuale che si assesta intorno al -40,4% per i centri delle regioni del Nord-Ovest, le più colpite dalla prima ondata pandemica.

Nei centri di medie dimensioni il calo è stato del 36,4%, per quelli grandi si parla di un -36%. Infine, nelle strutture che avevano predisposto un reparto per i trattamenti del Covid-19, la percentuale sale di un oltre un punto percentuale, assestandosi al -37,7%.

Le donne in gravidanza con Covid-19 possono trasmettere il virus al feto o neonato?

Il calo degli accessi alle strutture di PMA è da valutare entrando nell’ottica dei primi incerti mesi di pandemia. Con il passare del tempo, si è scoperto che la trasmissione del virus dalla mamma al feto avviene solo in casi rarissimi. Diversa la questione per i neonati, ma il fondamentale contatto tra mamma e piccolo e l’allattamento non devono essere preclusi.

I dati sul calo, però, parlano chiaro e mostrano in modo evidente come il Covid-19 abbia influito pesantemente sulle attività dei centri dedicati alla PMA. La previsione prospetta circa 1.500 nascite in meno nel primo quadrimestre del 2020 rispetto al 2019, con un trend che dovrebbe essere confermato anche nei successivi due quadrimestri, caratterizzati dall’applicazione dei protocolli di prevenzione del Covid-19 e, di conseguenza con un’inevitabile ulteriore riduzione degli accessi alle strutture.

Covid-19 e fecondazione assistita: che cosa ci aspetta?

Il ministero della Salute ha pochi dubbi circa la possibilità che la tendenza possa avere segno positivo. Anzi, i due scenari ipotizzati parlano chiaro. Nel primo, con conferma dei numeri del primo quadrimestre, si avrebbero ben 26.800 cicli di PMA in meno, con circa 4.200 nascite  in meno. Nella seconda previsione, un miglioramento del 15% dei numeri rispetto al primo quadrimestre porterebbe a -15.000 cicli e 2.400 mancate nascite.

 

 

 
 
 

In sintesi

Le donne in gravidanza possono essere vaccinate per Covdi-19?

Sì, la vaccinazione è raccomandata per le donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza.

Una donna che sta allattando può ricevere il vaccino per il SARS-CoV-2?

Sì. Le donne che allattano possono vaccinarsi senza necessità alcuna di interrompere l’allattamento.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola il tuo ciclo mestruale

Calcola il periodo di ovulazione

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Referto dell’ecografia morfologica: come capire se c’è qualcosa che non va?

28/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il medico che effettua l'ecografia morfologica non rileva anomalie, non ha senso arrovellarsi sul referto. Se ci fosse stato qualcosa che non va sarebbe stato comunicato. In Inghilterra non vengono rilasciati alle pazienti i risultati degli esami proprio per evitare preoccupazioni inutili a chi non...  »

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Fai la tua domanda agli specialisti