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Interessa il 10-15% di donne in età fertile
L’endometriosi è un disturbo che negli ultimi anni ha registrato un grande incremento. Si stima, infatti, che interessi il 10-15% delle donne in età fertile, quindi più di 1.800.000 donne soltanto in Italia, ma si pensa che possa riguardarne molte di più. All’origine del disturbo e a favorirne la diffusione sembra che giochino un ruolo determinante soprattutto gli inquinanti ambientali, in particolare sostanze chimiche come la diossina e alcuni additivi alimentari. Diventa, quindi, difficile poter fare prevenzione ma è importante individuare precocemente l’endometriosi con esami specifici
in modo da poterla curare tempestivamente.
Un disturbo dovuto alla presenza di endometrio al di fuori della sua seda naturale
L’endometriosi è una malattia caratterizzata dalla presenza di endometrio – il tessuto di rivestimento della cavità dell’utero – al di fuori della sua sede naturale. Può manifestarsi con tanti sintomi diversi e aspecifici, che si possono cioè mettere in relazione con molti altri disturbi. Spesso si scopre di averla soltanto quando si cerca un figlio che non arriva o se si svolgono specifici esami per capire l’origine di un forte dolore a livello pelvico che si accentua durante il ciclo mestruale.
La difficoltà a restare incinta è, infatti, spesso la prima spia di endometriosi. Molte volte, quindi, la donna scopre di avere l’endometriosi quando va a indagare le cause del mancato concepimento. La sterilità, quindi l’impossibilità a portare a termine una gravidanza, interessa infatti il 30-35% delle donne malate, mentre la fertilità ridotta, cioè una maggiore difficoltà a concepire, accompagna quasi tutte le donne che soffrono di endometriosi.
Non sono ancora del tutto certe le origini di questo disturbo, ma si ipotizza che a provocarla sia un insieme di fattori. Vediamo allora quali possono essere le quattro cause principali.
1. Ormonale
Sono gli ormoni sessuali femminili i primi responsabili della diffusione di questa malattia. Si deve, infatti, a estrogeni e progesterone il fatto che le cellule endometriosiche crescano e si sviluppino anche al di fuori dell’utero. Per questo motivo durante la gravidanza e in menopausa, in genere, per il fatto che la situazione ormonale si stabilizza, il disturbo si attenua e a volte scompare del tutto.
2. Genetica
Alla base di questo disturbo vi è senz’altro una predisposizione genetica. Per questo sono più a rischio le donne le cui madri o nonne ne hanno sofferto.
3. Immunitaria
Numerose ricerche hanno fatto ipotizzare che l’endometriosi sia dovuta a un’alterazione del sistema immunitario. Le donne affette da questa malattia avrebbero un deficit immunitario e non sarebbero in grado di operare il rigetto (cioè il rifiuto) di cellule dell’endometrio quando queste tendono a impiantarsi in un’area diversa, così come avviene nelle persone che non sviluppano la malattia.
4. Ambientale
È ormai dimostrato che gli inquinanti presenti nell’ambiente e nei cibi sono fattori responsabili o favorenti la diffusione di questa malattia. Non è un caso, infatti, che nei Paesi europei più inquinati, come Portogallo e Italia, l’endometriosi abbia fatto registrare negli ultimi anni un notevole incremento. Tra gli elementi più a rischio vi è la diossina.