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Nel 2005 è stata riconosciuta come patologia di interesse sociale dal governo italiano, ma ancora oggi, a distanza di quasi 10 anni, l’endometriosi è trascurata a livello legislativo. Non ovunque, però. Recentemente la Puglia si è attivata per colmare questo gap, perlomeno a livello regionale.
Di che cosa si tratta
L’endometriosi è una malattia che consiste nella crescita o nell’impianto di cellule simili a quelle dell’endometrio (la mucosa che riveste internamente la cavità uterina) al di fuori dell’utero. È una delle malattie di genere, colpisce cioè solo le donne, più comuni al mondo. Ha un decorso progressivo e limita o addirittura impedisce la vita professionale, sociale, familiare e affettiva di chi ne soffre. È anche una delle cause più comuni di infertilità femminile: dal 30 al 50 % delle donne con endometriosi è sterile. Secondo le stime in Italia sono oltre tre milioni le donne che ne soffrono, pari al 7-10% delle donne in età riproduttiva.
Che cosa prevede la nuova norma
La diagnosi arriva circa sette-nove anni dopo che la malattia è comparsa, causando ritardi nella cura e soprattutto disagi alla donna. Il motivo principale di questo ritardo è che l’endometriosi è una malattia ancora poco conosciuta, sottovalutata o scambiata per altre problematiche. Ecco perché la regione Puglia ha deciso di intervenire. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una legge che contiene disposizioni per la tutela delle donne affette da questa malattia. Gli obiettivi sono tre:
– migliorare la salute e le condizioni di vita delle pazienti;
– incentivare la diagnosi precoce della malattia;
– puntare al miglioramento della qualità delle cure.
Nascerà anche un Osservatorio regionale
Le iniziative in programma sono molte. Innanzitutto, è previsto l’avvio di campagne di prevenzione rivolte alle donne. Poi, si procederà all’ideazione di un Osservatorio regionale sull’endometriosi, che servirà per raccogliere dati e statistiche, e di un registro regionale, che raccoglierà dati clinici e sociali. L’amministrazione regionale ha anche deciso di riconoscere l’associazionismo e le attività di volontariato e di promuovere la conoscenza della patologia e dei suoi effetti in ambito sanitario, sociale e lavorativo. Anche a questo scopo ha istituito la giornata per la lotta all’endometriosi, che sarà celebrata in una data dal forte valore simbolico: il 9 marzo, il giorno dopo la festa della donna. Per l’attuazione della norma sono stanziati 50 mila euro.