Endometriosi: perché è importante intervenire fin dall’adolescenza?

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 26/05/2022 Aggiornato il 26/05/2022

È quanto emerge dalle nuove Linee guida che consentono alla comunità scientifica di stare al passo con le nuove scoperte. Tra le novità, infatti, compare il trattamento dell'endometriosi fin dall’adolescenza

endometriosi e adolescenza, una ragazza parla con la ginecologa

Sono rivolti in particolare alle ragazze che soffrono di endometriosi: è a loro che guardano gli aggiornamenti delle nuove Linee guida sull’endometriosi  pubblicate dalla Società Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia (ESHRE), che arrivano a otto anni dalla loro prima edizione, datata 2014.  Ecco perché è importante il trattamento dell’endometriosi fin dall’adolescenza.

Che cosa è l’endometriosi?

L’endometriosi consiste neòla presenza di tessuto endometriale – la mucosa che solitamente riveste esclusivamente la cavità interna dell’utero – all’esterno dell’utero stesso. L’impianto di cellule endometriali al di fuori del loro sito fisiologico (naturale) provoca infiammazione cronica a livello pelvico con interessamento dell’apparato genitale e degli organi circostanti, come intestino e vescica. Sebbene sia ritenuta una patologia dell’età riproduttiva, sono descritti casi di endometriosi anche in postmenopausa, soprattutto in donne che assumono trattamenti ormonali sostitutivi.

Endometriosi: quante donne ne soffrono?

In Italia le donne con diagnosi conclamata sono almeno 3 milioni. L’endometriosi interessa circa il 10-15% delle donne in età riproduttiva, e circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficoltà a concepire soffrono di questa patologia. La diagnosi spesso è molto sofferta e arriva il più delle volte dopo un percorso lungo e accidentato, spesso vissuto con gravi ripercussioni psicologiche per la donna. Ecco perché è importante il trattamento dell’endometriosi fin dall’adolescenza.

Endometriosi: quali sono i sintomi?

L’endometriosi si manifesta generalmente con dolore pelvico, soprattutto in fase peri-mestruale, mestruazioni dolorose (dismenorrea), dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia). La sintomatologia dolorosa può inoltre essere riferita alla defecazione. È proprio il dolore, il primo campanello di allarme dell’endometriosi: le donne che iniziano ad accusare un’intensa sintomatologia dolorosa nei giorni del ciclo (sintomi che, a volte, non si risolvono neppure con uso di farmaci antidolorifici e antispastici) o che provano dolore durante i rapporti sessuali devono far riferimento il prima possibile al loro medico di fiducia.

Aggiornamento delle Linee guida europee per l’endometriosi: quali novità per gli adolescenti?

Gli aggiornamenti delle Linee guida sono importanti perché consentono alla comunità scientifica di stare al passo con le nuove scoperte e di essere aggiornata riguardo tutto quello che concerne la patologia, dalla diagnosi al trattamento.

Gli aggiornamenti delle Linee guida del 2014 sull’endometriosi riguardano in particolare quattro macroargomenti: per tre di questi – il trattamento della patologia associata all’infertilità, il trattamento dell’infiammazione cronica durante la menopausa e il trattamento della patologia in caso di presenza di neoplasie – sono state aggiunte informazioni rispetto alla precedente edizione del 2014, mentre la macroarea “endometriosi e adolescenza” si presenta come una novità rispetto alla precedente edizione e viene trattata per la prima volta, con raccomandazioni sulla diagnosi e terapie appropriate per la gestione dei sintomi nelle teenager. Ecco perché è importante il trattamento dell’endometriosi fin dall’adolescenza.

Endometriosi: Italia indietro rispetto all’Europa?

Una revisione, quella delle Linee guida europee per l’endometriosi, “che tocca aspetti significativi dell’approccio alla patologia, che diviene così più inclusiva”, afferma Paola Viganò, copresidente della Società Italiana della Riproduzione Umana (SIRU). “Purtroppo però, non possiamo dire lo stesso per le Linee guida italiane che ancora attendono di essere implementate, rendendo difficile una standardizzazione dei trattamenti”, aggiunge la studiosa, che è tra le autrici – con la SIRU e altre società scientifiche – delle “Linee Guida Diagnosi e trattamento dell’Endometriosi”, al momento in attesa di approvazione dall’Istituto Superiore di Sanità.

 

 
 
 

In sintesi

Endometriosi: perché è importante l’approccio multidisciplinare nelle adolescenti?

Un approccio multidisciplinare, spiega la studiosa, è la chiave per tentare di tenere il più possibile sotto controllo, o anche di arrivare a “spegnere”, l’infiammazione cronica provocata dall’endometriosi. Ed è proprio questo uno dei punti cardine del documento in attesa di approvazione da parte dell’ISS: la creazione di centri specializzati che permettano un approccio multidisciplinare all’endometriosi che coinvolga, oltre al chirurgo, anche specialisti della fecondazione assistita e figure come lo psicologo, l’andrologo e il ginecologo.
In sintesi

Endometriosi, quanti sono gli stadi della patologia?

La gravità dell’endometriosi è stata classificata in quattro stadi dall’American Society for Reproductive Medicine (ASRM).

  • Stadio 1 (endometriosi minima): in questo caso l’estensione della patologia  è minima e si caratterizza per la presenza di pochi millimetri di tessuto endometriale al di fuori dell’utero, localizzati in posizione superficiale nei tessuti.
  • Stadio 2 (endometriosi lieve): è caratterizzata da un maggior numero di lesioni e più profonde rispetto allo stadio 1.
  • Stadio 3 (endometriosi moderata): l’estensione della patologia in questo caso è maggiore, e sono presenti anche cisti ovariche e tessuto aderenziale e/o cicatriziale negli organi pelvici interessati. 
  • Stadio 4 (endometriosi grave): in questo stadio le lesioni sono molto profonde ed estese con voluminose ovariche ed esiti cicatriziali e aderenziali importanti. 
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