L’ovulazione, o periodo fertile, è la fase in cui l’ovulo giunto a maturazione viene espulso dall’ovaio e inizia a migrare verso l’utero dove si annida se, nel suo percorso, viene fecondato da uno spermatozoo. Tutti i mesi nell’apparato riproduttivo femminile si compie l’ovulazione. Indicativamente ogni 28 giorni, grazie all’azione delle gonadotropine, ormoni prodotti da una ghiandola del cervello, nelle ovaie della donna si forma un ovulo. Questo impiega in media 14 giorni (fase follicolare) per raggiungere un’adeguata maturazione e fuoriuscire dall’ovaio per raggiungere la tuba. Proprio a questo punto ha inizio la cosiddetta ovulazione che dura in media 6 giorni e corrisponde al periodo fertile durante il quale l’uovo può essere fecondato dallo spermatozoo di origine maschile.
Completa il ciclo la fase luteale, che va dal 16° al 28° giorno circa, durante la quale la parete interna dell’utero (endometrio) si prepara ad accogliere l’ovulo nel caso si verificasse il concepimento. Viceversa a partire dal 28° giorno compaiono le mestruazioni che consistono appunto nell’espulsione dalla vagina dell’ovulo non fecondato e dei resti dell’endometrio.Questo calcolo dell’ovulazione comunque è generico ed è applicabile con molta difficoltà a tutte le donne e in tutti i cicli.
Avere rapporti regolari
Per tale ragione è importante una regolare attività sessuale. Ai fini di un concepimento è importante avere rapporti 2-3 volte la settimana, in modo da coprire con questa frequenza il più possibile tutto il periodo fertile. Infatti, così facendo, è sicuro che almeno un rapporto avvenga durante l’ovulazione, considerato anche che l’ovulo quando viene espulso dall’ovaia riesce a sopravvivere 24-36 ore, mentre gli spermatozoi possono rimanere vitali 3 giorni dal rapporto. Uno studio recente ha messo in evidenza che sono sopravvisuti anche 7 giorni dopo. Rapporti più ravvicinati o quotidiani, invece, pur essendo possibili per motivi affettivi, non aggiungono nulla alla fertilità della coppia.