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Gli uomini che si sono sottoposti a interventi di bypass gastrico per il trattamento chirurgico dell’obesità corrono seri rischi di veder ridotta la fertilità. A sostenerlo è uno studio realizzato da un gruppo di ricercatori brasiliani del Dipartimento di gastroenterologia dell’Hospital das Clinicas di San Paolo che ha lavorato in collaborazione con i colleghi statunitensi del New England Deaconess Medical Center dell’Harvard Medical School di Boston.
Liquido seminale anomalo
Nello studio, pubblicato sulla rivista scientifica Bariatric Surgical Practice and Patient Care, si evidenzia come, due anni dopo un’operazione di bypass gastrico, in più della metà dei pazienti sottoposti alla procedura chirurgica siano stati registrati parametri anormali nel liquido seminale. In particolare i risultati hanno mostrato che le anomalie del seme riguardano fino al 57% dei partecipanti allo studio. I ricercatori precisano che l’impatto negativo sulla fertilità maschile è stato registrato nonostante i miglioramenti percepiti nella qualità della vita sessuale, nel peso e nei livelli ormonali.
Come si è svolta la ricerca
Nel loro esperimento i ricercatori hanno diviso 79 uomini in quattro gruppi: il primo era composto da 23 uomini seguiti per almeno cinque anni dopo l’intervento di chirurgia bariatrica, il secondo da 23 uomini seguiti per almeno due anni dopo l’operazione, il terzo da 18 uomini con obesità che non avevano fatto ricorso alla chirurgia e il quarto da 15 uomini senza problemi di obesità. Dopo aver compilato un questionario sulla qualità della vita sessuale, i partecipanti allo studio sono stati sottoposti a esami del sangue per valutare diversi parametri, tra cui livelli di glucosio, testosterone, vitamina D e zinco, e a esami del liquido seminale.
Cause ancora da scoprire
La connessione tra gli interventi di bypass gastrico e i problemi di fertilità maschile, però, non è stata ancora trovata. Secondo gli studiosi un impatto negativo sulla capacità riproduttiva dei rappresentanti del sesso forte potrebbe dipendere dagli elevati livelli di estradiolo e dal deficit di vitamina D riscontrati in seguito all’intervento chirurgico.