Non sempre una gravidanza procede senza problemi fino al compimento del nono mese. In alcuni casi, si verifica un aborto spontaneo, ossia un’interruzione della gestazione per cause naturali. Secondo gli esperti, circa il 30% delle gravidanze vanno incontro a un aborto. Quasi sempre poi, la donna riesce a restare nuovamente incinta e a concludere la gravidanza senza problemi, con la nascita del bimbo. Più raro, ma sicuramente più doloroso, è l’aborto spontaneo ricorrente. Questo evento compare quando una donna incorre in più di un’interruzione naturale di gravidanza, con decesso del feto.
L’aborto spontaneo si verifica quando il feto muore per cause naturali, entro le 25 settimane + 6 giorni dal concepimento e l’organismo della donna lo espelle insieme con gli annessi. Questo evento può essere suddiviso in:
- aborto occasionale, se si verifica una sola volta
- aborto ripetuto, se compaiono due interruzioni spontanee ripetute
- aborto spontaneo ricorrente se si verificano tre o più episodi consecutivi.
Esistono diversi fattori di rischio e numerose cause che portano alla comparsa di aborto spontaneo ricorrente. Questi possono essere legati ad abitudini scorrette, oppure a particolari condizioni della gravidanza stessa. Vediamo nel dettaglio che cosa può succedere.
I fattori ambientali e lo stile di vita
L’abitudine al fumo ha un effetto nocivo sull’andamento della gravidanza. Le sostanze tossiche danneggiano lo sviluppo corretto del feto riducendo l’apporto di sangue, ossigeno e sostanze nutritive. La nicotina riduce la produzione di progesterone e di prostaglandine, ormoni essenziali per la crescita dell’embrione.
L’assunzione di sostanze come la cocaina e l’alcol può svolgere un’azione nociva e favorire l’aborto naturale.
Attenzione anche all’obesità() e all’assunzione non necessaria di alcuni farmaci come antinfiammatori non steroidei (i cosiddetti Fans). Possono creare condizioni non favorevoli al corretto sviluppo dell’embrione.
Le cause materne e fetali
Anomali dell’apparato genitale materno: possono provocare aborto spontaneo ricorrente anomalie dell’utero o della cervice uterina come polipi o fibromi di dimensione voluminosa, aderenze a seguito di infezioni sessuali non curate o interventi chirurgici eseguiti in modo non corretto, scarsa “tenuta” della cervice uterina.
Presenza di utero setto, ossia di una divisione dell’utero stesso in due sezioni a causa della presenza di un setto di tessuto fibromuscolare.
Malattie croniche o autoimmuni: disturbi come ipotiroidismo o diabete, disfunzioni ormonali, come scarsa produzione di progesterone oppure iperprolattinemia. Anche la sindrome dell’ovaio policistico può causare aborti ricorrenti
Problemi della coagulazione del sangue comportano una predisposizione alla trombosi venosa profonda. Tutto questo interferisce sulla struttura e la funzionalità della placenta che deve nutrire il feto.
Un’eccessiva risposta immunitaria, chiamata dagli esperti alloimmunità, interferisce sullo sviluppo del feto. Compare quando il sistema di difesa del corpo materno sferra un attacco abnorme con produzione di citochine e cellule immunitarie, contro il materiale genetico del padre presente nell’embrione.
Durante le prime settimane di gravidanza, la visita ginecologica, la prima ecografia e gli esami del sangue possono mettere in evidenza la presenza di condizioni (come malformazioni uterine o malattie autoimmuni) incompatibili con lo sviluppo del feto. Se, invece, l’aborto si verifica più di due volte, può essere necessario effettuare controlli più approfonditi, anche di tipo genetico. Per esempio, si effettua l’indagine del cariotipo(ist), ossia la valutazione genetica dei genitori e degli embrioni, per ricercare anomalie cromosomiche. Inoltre si accerta o esclude la presenza di alterazioni della tiroide con il dosaggio dell’ormone tireostimolante, mentre l’analisi del sangue per il dosaggio dell’emoglobina glicata è utile per individuare forme di diabete. Per studiare la presenza di alterazioni anatomiche dell’utero, nel caso in cui l’ecografia non permetta di giungere a conclusioni, il ginecologo esegue test come l’isterosalpingografia.
Fonti / Bibliografia
- Aborto spontaneoCon la terminologia "aborto spontaneo" si indica un'interruzione di gravidanza che avviene spontaneamente entro i primi 180 giorni di gr
- Abortività ripetuta - SIdR - Società italiana della riproduzioneAbortività ripetuta