Vitamina D: tutti al sole per farne il pieno

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 26/01/2016 Aggiornato il 26/01/2016

I bambini italiani risultano carenti di vitamina D: colpa di troppe ore trascorse in casa e di uno scarso apporto con la dieta. I consigli degli esperti

Vitamina D: tutti al sole per farne il pieno

La carenza di vitamina D, che interessa tra il 50 e il 70% dei bambini italiani, può avere effetti seri sulla salute. Per affrontare questa emergenza, gli specialisti di Sip (Società italiana di pediatria), Sipps (Società italiana di pediatria preventiva e sociale) e Fimp (Federazione italiana medici pediatri), hanno firmato un documento, il primo nel nostro Paese, che fornisce raccomandazioni mirate alla prevenzione dell’ipovitaminosi D nei bambini. Raccomanda la profilassi con vitamina D alle donne in gravidanza o che allattano e ai neonati per tutto il primo anno di vita. Da 1 a 18 anni è raccomandata solo nei soggetti a rischio.

A che cosa serve

La vitamina D previene malattie dell’apparato osseo, come il rachitismo e l’osteoporosi, perché favorisce  i processi di assorbimento nell’organismo del calcio, elemento costitutivo dell’apparato scheletrico.  Nuove evidenze suggeriscono un ruolo positivo anche in alcune malattie autoimmuni, come il diabete mellito 1 e l’artrite idiopatica giovanile, ma anche asma, broncospasmo e infezioni respiratorie ricorrenti. Alcuni studi hanno messo in luce, infatti, che i bambini con queste infezioni hanno livelli più bassi di vitamina D, che se assunta in dosi adeguate può aiutare a guarire più in fretta.

Deficit in un bambino su 2

Nonostante sia appurato che la carenza di vitamina D può avere effetti seri sui bambini, la maggior parte dei bambini italiani risulta carente: l’ipovitaminosi (insufficienza o deficit) riguarda oltre un bambino su due, con punte massime in epoca neonatale e nell’adolescenza, dove si arriva a percentuali del 70%. La carenza di vitamina D può avere effetti seri sui bambini: nel neonato la vitamina previene il rachitismo (una malattia causata da un difetto della mineralizzazione della matrice ossea e potenzialmente responsabile, in uno stadio avanzato, di deformità e fratture) perché, abbinata al calcio, ha un impatto positivo sui processi di acquisizione della massa ossea.

Più all’aperto

Il primo fattore di rischio è la scarsa esposizione solare: l’organismo, infatti, la sintetizza attraverso la pelle esposta al sole. Gioco e attività fisica all’aria aperta dovrebbero essere incoraggiati tutto l’anno, anche d’inverno (purché i bimbi siano ben coperti). A rischio soprattutto gli adolescenti, che trascorrono molte ore chiusi in casa davanti al computer o alla tv, i bambini in sovrappeso, perché il tessuto adiposo “sequestra” la vitamina D, e quelli con la pelle scura, perché questa non permette ai raggi solari di filtrare.

 

 

 

 

 
 
 

lo sapevi che?

La profilassi è raccomandata a tutti i neonati: né il latte materno, né quello in formula, anche se addizionato, infatti, riescono a soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamina D.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Bimba di 4 anni che respinge la mamma e vuole solo il papà

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

In 5^ settimana la camera gestazionale è vicina alla cicatrice del precedente cesareo

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La posizione della camera gestazionale in prossimità della cicatrice nei primissimi tempi della gravidanza è inevitabile perché l'utero è ancora di piccole dimensioni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti