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La vitamina D e gli Omega-3 possono rallentare o arrestare la progressione del diabete di tipo uno nei bambini. Sono i primi risultati di uno studio preliminare internazionale del Diabetes Research Institute e Cell Transplant Center dell’Università di Miami pubblicati su CellR4. Lo studio comprende 103 partecipanti da 15 Paesi con una predisposizione al diabete per la presenza di alcuni anticorpi sentinella, a cui però non è stata diagnosticata la malattia, ma si dovrebbe arrivare ad almeno 400 partecipanti entro la fine del 2022.
Malattia in aumento nei bambini
Si stima che in Italia vivano almeno 16.000 bambini affetti da diabete di tipo uno e che ogni anno circa 1.500 presentino l’esordio della malattia. Il diabete di tipo uno è una patologia metabolica cronica autoimmune nella quale il pancreas non è più in grado di produrre insulina. L’incidenza di questa patologia è in aumento in tutto il mondo e oggi il diabete rappresenta la più frequente malattia endocrina dell’età pediatrica.
Dosaggi sbilanciati
L’esordio del diabete di tipo uno nei bambini si accompagna quasi sempre con livelli bassi di vitamina D nel sangue e un rapporto tra Omega-6 e Omega-3 sbilanciato, spiegano gli autori dello studio. Secondo un test che valuta lo stato infiammatorio silente del soggetto, se il livello di Omega-6 è troppo alto rispetto agli Omega-3, la situazione infiammatoria peggiora e quando l’alimentazione è ricca di zuccheri raffinati e povera di polifenoli, il diabete esplode.
Prevenire le carenze
Da questo e altri studi sta emergendo che il diabete di tipo uno nei bambini potrebbe essere una condizione predisponente legata in parte alla carenza di vitamina D e Omega-3. Un’integrazione di questi nell’alimentazione potrebbe essere un’azione preventiva in grado di rallentare o arrestare la progressione della malattia. Una volta diagnosticata la malattia, la terapia si basa sulla somministrazione di insulina integrata in una programma nutrizionale e di attività fisica individualizzata.