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Il vaccino antinfluenzale bambini è utile per difendere i più piccoli da un’infezione ritenuta “comune” e che può invece causare, in alcuni casi, complicanze anche serie. L’influenza infatti potrebbe dare luogo a otiti e polmoniti importanti. Inoltre fa perdere giorni di scuola e di attività sportiva. Per questa ragione è molto importante che i genitori valutino con attenzione l’opportunità del vaccino antinfluenzale bambini, parlandone con il pediatra. Parte ad ottobre la campagna vaccinale 2024/2025 in tutta Italia, vediamo anche il calendario vaccinale regione per regione.
Bisogna fare il vaccino antinfluenzale ai bambini?
Secondo le raccomandazioni del Ministero della Salute, il vaccino antinfluenzale bambini è gratuito e raccomandato a:
- bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni
- adulti che hanno più di 60 anni
- persone con malattie croniche come diabete, malattie cardiache e respiratorie o problemi al sistema immunitario
- donne in gravidanza o che hanno appena partorito
- ricoverati in lungodegenza,
- alcune categorie di lavoratori professionisti della sanità e le forze dell’ordine, allevatori o chi lavora a contatto con animali
- donatori di sangue
- tutti i soggetti che vorrebbero evitare la malattia influenzale e dopo aver sentito il parere del proprio medico
- i famigliari e le persone che sono in stretto contatto con i soggetti con malattie croniche
Il vaccino antinfluenzale non è invece indicato per i neonati di età inferiore ai sei mesi, perché non esistono ancora abbastanza studi che documentino l’efficacia del vaccino in questa fascia di età. Per i piccolissimi è utile la protezione indiretta: per questo i genitori, i nonni, i fratelli maggiori dovrebbero valutare l’opportunità di eseguire il vaccino.
In quali casi il vaccino è più utile
Il vaccino antinfluenzale sui bambini è utile sempre, come ha dimostrato uno studio del 2022 secondo il quale il rischio di sviluppare una forma seria di influenza si riduce nel 75%. In alcuni casi, però, è particolarmente importante per una protezione individuale, perché alcuni piccoli possono essere soggetti a malattie che espongono più che in altri casi al rischio di complicanze. Ecco quali sono le malattie più a rischio, secondo quanto sostiene anche il Ministero della Salute:
- le malattie respiratorie croniche (tra cui l’asma grave e la fibrosi cistica)
- i problemi dell’apparato cardio-circolatorio, come le cardiopatie congenite e acquisite
- il diabete e altre malattie metaboliche compresa l’obesità di grado elevato
- l’insufficienza cronica renale o surrenale
- le malattie del sangue (come le anemie) e degli organi emopoietici
- i tumori appena diagnosticati e quelli in trattamento
- le malattie congenite o acquisite caratterizzate da scarsa produzione di anticorpi, da Hiv o per assunzione di farmaci immunosoppressori (come succede per esempio dopo un trapianto)
- le malattie infiammatorie croniche e le sindromi da malassorbimento intestinali (per esempio il morbo di Crohn)
- i disturbi cronici del fegato
Vaccino spray o iniezione?
Dalla stagione influenzale 2021-2022 anche nel nostro Paese si è aggiunta la possibilità di somministrare il vaccino anche in formulazione spray. Questa tipologia si aggiunge alla formulazione tradizionale per iniezione, quadrivalente, a base di microrganismi inattivati che, somministrati intramuscolo (solitamente nel braccio) non sono in grado di riprodursi.
Il vaccino in spray intranasale, sempre quadrivalente, è un vaccino vivo attenuato: diverso da quello iniettivo, contiene microrganismi vivi, ma attenuati fino a essere del tutto innocui. In parole semplici, i virus vengono indeboliti in modo da moltiplicarsi solo nelle vie aeree nasali, a temperature basse, senza quindi raggiungere le basse vie respiratorie come i bronchi e i polmoni. La reazione quindi si verifica nelle vie aeree superiori, creando immunità senza effetti collaterali.
Entrambi i vaccini sono efficaci e la tipologia in spray è indicata dai due anni in su, fino ai 18, in base alla disponibilità del centro vaccinale e alla decisione del medico vaccinatore.
Effetti collaterali del vaccino antinfluenzale
Il vaccino influenza bambini può essere somministrato ai piccoli senza preoccupazioni, dal momento che è sicuro, oltre che efficace. Possono comparire:
- arrossamento
- gonfiore
- dolore nel punto dell’iniezione
Nei giorni successivi il bambino può accusare lieve mal di testa, dolori muscolari, malessere generalizzato. Si può anche verificare un rialzo febbrile, che riesce a essere tenuto sotto controllo con paracetamolo.
Le reazioni allergiche al vaccino, serie e quindi pericolose, sono rarissime e solitamente compaiono subito dopo la somministrazione. Per questa ragione, si consiglia di restare per almeno mezz’ora nei pressi dell’ambulatorio vaccinale. Se, infatti, compaiono segnali di allergia come difficoltà di respirazione, pallore, pulsazioni del cuore accelerate, prurito è importante che il personale sanitario possa intervenire per controllare la reazione allergica.
Per evitare che questo rischio, per quanto remoto, possa verificarsi, è opportuno avvisare prima il personale vaccinatore nel caso il bambino abbia avuto in precedenza un problema di allergia a
+un vaccino, antinfluenzale o di altro tipo.
Chi non deve fare il vaccino
È importante non somministrare il vaccino antinfluenzale ai bambini (e anche ad adolescenti e adulti) che abbiano avuto una reazione allergica severa in seguito a una precedente dose di vaccino. Se il bambino, per qualsiasi ragione, deve essere sottoposto a vaccino antinfluenzale, deve prima effettuare in una struttura specializzata un approfondimento allergologico in modo da evitare di incorrere ancora in questi problemi.
Un’altra controindicazione è costituita dalla sindrome di Guillain-Barré, una malattia neurologica, che può anche essere causata dall’influenza stessa. Per sicurezza, è bene evitare il vaccino antinfluenzale nei bambini anche in caso di sindrome di Guillain-Barré non legata a questa vaccinazione e presente da più di un anno. Si deve evitare, o almeno rimandare il vaccino, in caso di malattia acuta che può essere accompagnata da febbre.
Quando evitare il vaccino in spray
Il vaccino in spray nasale non può essere somministrato se sono presenti:
- ipersensibilità a uno qualsiasi dei principi attivi;
- reazione allergica seria a uova o proteine delle uova;
- calo della difese immunitarie per malattie come leucemie, linfomi, Hiv, trattamento con farmaci immunosoppressivi;
- trattamento a base di acido acetilsalicilico per alcune malattie;
- asma severo e difficoltà respiratorie (anche se questo deve essere ancora confermato da studi approfonditi).
Calendario vaccinale antinfluenzale 2024/2025 regione per regione
Parte il 1 ottobre la campagna contro l’influenza stagionale: vediamo il calendario vaccinale con i giorni di inizio regione per regione:
- Lombardia: 1° ottobre 2024 prenotando qui
- Piemonte: molto probabilmente la campagna vaccinale partirà il 7 ottobre 2024, ma per la data ufficiale conviene consultare la pagina della sanità regionale
- Valle d’Aosta: non sono ancora uscite le date ufficiali della campagna di vaccinazione contro l’influenza, presumibilmente partirà a metà ottobre, ma consigliamo di controllare sulla pagina in aggiornamento qui
- Veneto: 7 ottobre 2024
- Trentino Alto Adige: non c’è ancora una data precisa per l’inizio della campagna vaccinale, consultare sempre la pagina ufficiale Asl regionale
- Friuli Venezia Giulia: 14 ottobre 2024
- Provincia Autonoma di Bolzano: la campagna inizierà a metà ottobre
- Liguria: 14 ottobre 2024 prenotando qui
- Emilia Romagna: 7 ottobre 2024 cliccando qui
- Toscana: 1 ottobre 2024
- Umbria: la data di partenza non è stata ancora ufficializzata, consultare la pagina regionale per informazioni
- Lazio: dal 1° ottobre è possibile vaccinarsi in regione
- Marche: la data di inizio dovrebbe essere a metà ottobre ma attendiamo info dettagliate sulla pagina ufficiale
- Abruzzo: ancora non è stata resa pubblica la data di inizio, per aggiornamenti cliccare qui
- Molise: la campagna è in partenza, qui si possono consultare gli aggiornamenti sulla data di inizio
- Puglia: in attesa di aggiornamenti sulla data di inizio, cliccare qui
- Campania: inizia il 1 ottobre la campagna vaccinale, consultare la pagina regionale in aggiornamento
- Basilicata: non è stata ufficializzata la data di inizio ma lo scorso anno è partita il 6 novembre, consultare sempre la pagina ufficiale Asp
- Calabria: non esiste ancora una data ufficiale, per approfondire qui
- Sicilia: non è stata dichiarata una data di inizio della campagna, per info qui
- Sardegna: non è stata fornita una data ufficiale di inizio, tutti gli aggiornamenti qui
Foto di Carolina Grabowska da pexels.com