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Si chiamano Car-T le nuove terapie geniche approvate per la cura di alcuni tipi di tumori del sangue, come certe leucemie e linfomi che non rispondono ai trattamenti. Si prelevano alcune cellule (i linfociti T, globuli bianchi) dal paziente malato, le si modificano geneticamente per combattere le cellule tumorali e vengono poi infusi nel malato. Si nutrono grandi speranze verso questa terapia. In ogni caso, grazie alla ricerca, la maggioranza dei casi di tumore in età pediatrica si risolve con la guarigione. Sono, però, tanti, troppi i bambini che si ammalano.
I numeri nel nostro Paese
Ogni anno in Italia a circa 1.380 bambini e 780 adolescenti viene diagnosticato un tumore (164 casi per milione di bambini e 269 casi per milione di adolescenti). Numeri ancora relativamente elevati, se messi a confronto con quelli di Stati Uniti e dei Paesi dell’Europa settentrionale.
Aumentano i casi negli adolescenti
Secondo il ministero della Salute, il progressivo aumento annuale dei casi registrati in Italia sino agli anni Novanta si è arrestato. Negli ultimi dieci anni, infatti, l’incidenza di tumori maligni nei bambini fino a 14 anni è stazionario. Negli adolescenti tra 15 e 19 anni i casi, invece, sono aumentati in media del 2 per cento l’anno.
Si può guarire
La ricerca è sempre più efficace. In oncoematologia pediatrica si è passati dal 40 per cento dei casi di guarigione in bambini e ragazzi degli anni Settanta all’80 per cento di oggi. Ci sono, però, ricorda il ministero della Salute, alcuni tipi di tumore, i più aggressivi, le cui percentuali di guarigione sono ancora molto basse. Su questi la ricerca deve fare ancora tanto.
A sostegno dei genitori
A dare speranza e incoraggiamento ai genitori dei bimbi malati di tumore c’è la Fiagop (Federazione italiana associazioni genitori oncoematologia pediatrica). A livello internazionale, la Fiagop aderisce alla campagna “Child4child”, che coinvolge bambini e ragazzi di tutto il mondo, con l’intento di promuovere una sorta di manifesto in musica con la canzone “We are one”, per incoraggiare i piccoli malati nella loro difficile lotta contro il cancro.