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Per comprendere se il bambino passa tropo tempo con il tablet e soprattutto quanto questa abitudine possa essere nociva vanno valutati molti fattori, a partire dal sonno. È quanto contenuto nelle nuove Linee guida tracciate dal Royal College of Paediatrics and Child Health britannico, che propongono anche un test di quattro domande per valutare quando l’utilizzo dei dispositivi elettronici da parte del bambino e dell’adolescente vada considerato eccessivo.
Rapporti di cause ed effetto
Partendo dalla revisione di alcuni studi pubblicata sulla rivista medica Bmj Open, gli studiosi inglesi hanno posto l’accento sul rapporto tra adolescenti e schermi. Dato per certo il legame tra troppo tempo con il tablet e problemi come obesità e depressione, i pediatri d’oltremanica hanno voluto analizzare se se siano i dispositivi a causare queste problematiche o se siano gli adolescenti con queste patologie a essere più soggetti a una dipendenza dagli schermi.
Le domande-chiave
Importante, sottolineano i ricercatori, non è tanto il troppo tempo con il tablet, quanto quello tolto ad altre attività. Per valutare meglio la situazione, dunque, i genitori dovrebbero porsi qualche domanda: 4 per l’esattezza. Contenute in un semplice test:
- “sapete quanto tempo la vostra famiglia trascorre davanti allo schermo?”,
- “l’uso dei dispositivi interferisce con quello che vuole fare la famiglia?”,
- “gli schermi interferiscono con il sonno?”,
- “siete in grado di controllare l’impulso a mangiare mentre usate i dispositivi?”.
Come interpretare le risposte
Nel caso in cui le risposte evidenzino come il troppo tempo con il tablet interferisca nella vita famigliare e sociale, allora va considerato come un fattore di rischio in grado di contribuire a generare problemi come obesità e depressione. Dormire meno perché non si riesce a separarsi dallo smartphone, privarsi di un’attività all’aria aperta per guardare la tv o mangiare senza rendersene conto mentre si guarda una serie tv, sono tutte situazioni che devono far suonare il campanello d’allarme sullo stato di salute dei nostri figli.