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Fratture e traumi nel bambino richiedono terapie appropriate, così come la presenza di patologie ortopediche, in alcuni casi diagnosticate prima della nascita. Il professor Antonio Memeo, direttore della Struttura complessa di ortopedia e traumatologia pediatrica dell’Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano, rassicura i genitori: i tempi sono cambiati e la diagnostica e le modalità di intervento pure!
Diagnosi prenatale
Grazie alle nuove metodiche di ecografia dinamica (), è possibile effettuare una diagnosi precoce di alcune patologie, per esempio il piede torto congenito o la displasia congenita dell’anca e intervenire precocemente, spesso addirittura quando il bimbo è ancora in utero.
Alternative al gesso
Oggi si utilizzano tecniche chirurgiche poco invasive che consentono ai piccoli di riprendere in breve tempo le attività scolastiche e di gioco.
Materiali high tech
Oggi vengono utilizzati, al posto dei “chiodi”, materiali biodegradabili che danno garanzie di tenuta pari alle sintesi metalliche e non devono essere rimossi.
Importante la prevenzione
È possibile prevenire e trattare sofferenze tendinee e muscolari degli adolescenti, che rischiano di ripercuotersi anche sull’accrescimento dell’osso, in tempi brevi.
Tempi brevi
Esistono nuove tecniche che permettono di non intaccare le cartilagini di accrescimento e riportare in breve tempo la stabilità dell’articolazione (per esempio del ginocchio).
Tecniche all’avanguardia
Sono sempre più diffuse le tecniche di fissazione esterna, sia per allungare gli arti, sia per correggere le deformità assiali e rotatorie congenite o post- traumatiche e le rigidità del piede torto congenita.
Centri specializzati
Fratture e traumi nel bambino richiedono terapie appropriate, perciò è consigliabile rivolgersi a centri specializzati, anche in caso, per esempio, di acondroplasia (nanismo): le nuove metodiche di allungamento degli arti garantiscono una vita migliore.
Nuovi farmaci
Nel caso di tumori infantili è importante la diagnosi precoce: grazie alle le nuove terapie si arriva alla guarigione senza ricorrere all’amputazione degli arti, anche attraverso l’utilizzo di nuovi farmaci.
A scuola in ospedale
Nelle degenze medio-lunghe è possibile non perdere giorni di scuola: i bimbi possono usufruire di insegnanti qualificati che li seguono in compiti e lezioni.
La mamma vicino
In alcuni casi è possibile che i tempi di ricovero siano lunghi. Ecco perché in alcune strutture, come il Gaetano Pini, la mamma può stare accanto al piccolo ed è possibile usufruire di spazi “a misura di bambino”.