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Togliere tonsille e adenoidi può aumentare il rischio di allergie, malattie e infezioni dell’apparato respiratorio negli anni, quindi l’indicazione all’intervento di rimozione di questi organi deve essere ben ponderata, valutando bene i pro e i contro, l’età del bambino e la sua situazione clinica.
Sentinelle del sistema immunitario
È quanto sostiene uno studio della University of Melbourne (Australia). I risultati, che mostrano un aumento del rischio di malattie nel lungo periodo dopo l’intervento, supportano l’indicazione di ritardare se possibile la decisione di togliere tonsille e adenoidi, un’eventualità che permetterebbe un normale sviluppo del sistema immunitario e ridurre il rischio di patologie in là con gli anni. Le tonsille e le adenoidi sono, infatti, una prima linea di difesa contro gli agenti patogeni che viaggiano nell’atmosfera: qui si avvia la risposta immunitaria per eliminarli dall’organismo.
Tante le conseguenze sulla salute
Lo studio ha analizzato circa un milione e 200mila bambini: gli interventi erano stati eseguiti nei primi 9 anni di vita, quando i tessuti sono molti attivi nello sviluppo del sistema immunitario. È emerso che la tonsillectomia era associata a un rischio relativo quasi triplicato di malattie delle alte vie aeree rispetto ai bimbi non operati: asma, influenza, polmonite, broncopneumopatia cronico-ostruttiva, che include bronchite cronica ed enfisema. Il rischio assoluto era aumentato del 18,61%.
Meglio rimandare
L’adenoidectomia, invece, è risultata correlata a un rischio relativo più che raddoppiato di Bpco e quasi doppio di malattie delle alte vie aeree e congiuntivite. Gli specialisti hanno infine concluso che togliere tonsille e adenoidi, indispensabile in determinati casi, è una scelta da ponderare bene, per evitare un aumento rischio di malattie respiratorie negli anni a venire.