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Molti genitori alle prese con i “terribili due”, cioè la fase di profondo cambiamento che sperimentano quasi tutti i bimbi verso i due anni, aspettano solo la fine di questo periodo per tirare un sospiro di sollievo. Quello che probabilmente non sanno è che subito dopo potrebbero avere a che fare con un threenager, cioè un adolescente di tre anni. Questa parola che fa parte del linguaggio colloquiale inglese unisce infatti i termini “three” (cioè tre) e “teenager”, adolescente. Questo termine di solito indica un bimbo di tre anni che mostra atteggiamenti da adolescente, come ad esempio rabbia, frustrazione, impertinenza, aggressività e comportamenti dispotici e provocatori. Molti esperti sostengono che a tre anni i bimbi stiano cominciando il loro lungo percorso verso l’indipendenza: di solito amano imitare adulti e amichetti più grandi, tendono ad arrabbiarsi per i cambiamenti della loro routine, cominciano a sviluppare le basi del linguaggio e a rispettare alcune regole di comportamento. Questa consapevolezza di “saper fare” li porta a voler essere più indipendenti, un desiderio che però si scontra con il bisogno oggettivo dei suoi genitori e con una mancanza di capacità di autoregolamentazione. Vediamo insieme di cosa di tratta, come affrontare questa fase e quanto dura!
L’identikit del threenager
Vi state chiedendo come riconoscere un threenager? Ci sono alcuni segnali che possono indicarcelo:
- il piccolo ha difficoltà a esprimere e gestire forti emozioni e questo spesso si traduce in urla e pianti;
- pone continuamente domande agli adulti. Quella preferita potrebbe essere “perché?”;
- rifiuta di svolgere alcuni compiti per lui faticosi;
- si oppone alle regole;
- si rifiuta di fare il sonnellino pomeridiano perché ormai si sente grande;
- vuole scegliere gli abiti da indossare senza imposizioni da parte dei genitori e li confronta con quelli degli altri;
- ha una certa tendenza a combinare guai;
- vive in bilico tra la voglia di sperimentare e il bisogno di sicurezza dato dai genitori.
Quanto dura la fase threenager?
Quella da threenager è una fase di crescita fisiologica, ma non tutti i bambini la manifestano con la stessa intensità. Non si può nemmeno indicare una tempistica valida per tutti, anche se nella maggior parte dei casi inizia e finisce nel giro di pochi mesi o di un anno al massimo, anche se a volte si può prolungare anche oltre: molto dipende dal carattere del bimbo e dalla sua capacità di autocontrollo.
Come gestire i threenager e come comportarsi
Molti genitori si trovano spiazzati di fronte a questi comportamenti da parte del loro bambino. Ci sono alcuni consigli che si possono mettere in pratica per gestirli al meglio, anche se ogni famiglia dovrà trovare la propria strategia:
- rispondere con spiegazioni corrette e pazienti a tutti i “perché?” del proprio bambino;
- cercare di insegnare a piccoli passi l’autocontrollo, ad esempio chiedendogli di aspettare con pazienza il proprio turno mentre si gioca;
- stabilire una routine che aiuti a rendere più tranquille e serene le giornate;
- lasciargli del tempo per giocare e per esprimere liberamente la sua fantasia;
- coinvolgere il bambino nelle attività degli adulti con piccoli compiti alla sua portata;
- stabilire poche regole chiare, condivise con tutta la famiglia e da rispettare in maniera tassativa;
- incoraggiare il bambino ad esprimere le proprie emozioni, aiutandolo a trovare le parole per farlo: questo lo farà sentire compreso e accolto;
- evitare reazioni eccessive da parte degli adulti, anche nei momenti di esasperazione: critiche severe e dure punizioni possono infatti provocare l’effetto opposto, inasprendo gli atteggiamenti provocatori del bimbo;
- cercare di essere empatici e pazienti, comprendendo il momento difficile che il piccolo sta vivendo;
- dare il buon esempio mantenendo la calma e la tranquillità anche di fronte agli atteggiamenti più provocatori e ribelli.
Foto di copertina di IamFOSNA da Pixabay