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Superata quota 43 mila iscritti: tante sono le persone che hanno effettuato l’iscrizione al gruppo Facebook “#sialletelecamere”, nato dall’idea di cinque mamme con l’obiettivo di portare all’attenzione dell’opinione pubblica l’importanza della sicurezza nei luoghi frequentati da soggetti indifesi come bambini, malati e anziani. Il gruppo si appoggia alla petizione “Telecamere obbligatorie e preventive negli asili e nei centri per disabili e anziani” promossa su change.org e che a oggi ha raccolto più di 13 mila firme: “Diciamo sì alle telecamere obbligatorie negli asili, nelle scuole materne e nei centri per disabili e anziani – si legge nel testo della petizione online -. Muoviamoci tutti insieme per ottenere questo grande risultato”.
Ancora troppi abusi e violenze
“Dopo l’ennesimo episodio avvenuto in un asilo in provincia di Modena – si legge -, chiediamo che questa vergogna si fermi nel rispetto e nella tutela dei minori, dei più piccoli e degli indifesi. Gli asili e le materne devono aiutare i nostri figli a crescere divertendosi, nella spensieratezza e nella gioia che solo l’infanzia e la tenera età possono dare. Un sistema di videosorveglianza con telecamere può e deve inibire queste maestre violente con l’obiettivo, comune, di riportare serenità negli ambienti pubblici e privati dove i nostri piccoli passano gran parte della loro giornata”.
Non solo negli asili
Le cinque mamme promotrici del gruppo Facebook “#sialletelecamere” spiegano che l’installazione di sistemi di videosorveglianza non deve essere limitata solo agli asili nido e alle scuole materne, ma dovrebbe essere resa possibile in tutte le strutture frequentate da soggetti non in grado di difendersi come – oltre ai bambini – malati e anziani (e quindi scuole fino alla terza media, case di riposo, centri per disabili e centri per anziani). Le telecamere potrebbero, infatt,i fare la differenza nella prevenzione dei maltrattamenti e nell’assicurare gli eventuali maltrattatori alla giustizia: “Chiediamo – concludono – più sicurezza nei luoghi frequentati da bambini, malati e anziani”.