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Esistono regole ideali per limitare l’uso dei dispositivi tecnologici, come smartphone e tablet, da parte dei bambini? Da oggi sì, grazie a Jenny Radesky, pediatra all’Università del Michigan. Prima regola d’oro: smartphone, tablet e PC vanno tenuti ben lontani dai piccolissimi. Ovvero, prima dei 18 mesi non dovrebbero nemmeno essere presi in considerazione dal bambino e, poi, fino ai due anni di età del piccolo “usati” con estrema moderazione , ovviamente, con la supervisione dell’adulto.
I piccolissimi
Oggi capita di vedere bambini di un anno giocare anche per molto tempo con il telefono o il tablet di mamma e papà: nulla di più sbagliato. Fino ai due anni, ammoniscono gli esperti, l’uso dei dispositivi tecnologici va centellinato, se non evitato del tutto. Gli schermi e le loro luci non fanno bene allo sviluppo del bambino e all’equilibrio del suo sistema nervoso.
Dai 2 ai 5 anni
Dai due ai cinque anni di età del bambino, inoltre, l’uso di smartphone & Co. dovrebbe essere limitato a non più di un’ora totale giornaliera. E, in questo limite, è compresa anche la televisione. In tal senso, i contenuti rivestono un’importanza primaria e vanno scelti insieme puntando sulla qualità e sull’adeguatezza all’età del piccolo.
Dai 6 anni
Dai 6 anni di età in su si passa alla fase più critica nella regolamentazione dei dispositivi tecnologici. Infatti, l’interazione con coetanei o fratelli maggiori, nonché una maggior destrezza nell’uso e nella lettura, possono portare il bambino a desiderare di trascorrere molto tempo davanti ai media. Invece, va stilato un vero e proprio piano-famiglia con tanto di regole scritte e limiti ben fissati. Tutto ciò anche per non sottrarre tempo allo studio e allo svolgimento dei compiti.
Gioco e sport
In generale, i pediatri sottolineano l’importanza del gioco creativo, dello sport e delle relazioni sociali reali per una crescita serena e sana del bambino.