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Un’app che segue le tappe dello sviluppo del bambino: l’hanno sviluppata i Centers for diseases control di Atlanta (Usa), consente di tracciare la crescita dalla nascita ai 5 anni e individuare tempestivamente eventuali problemi o “ritardi”. Si chiama Milestone tracker e dispone di una lista di tutte le tappe fondamentali, mese per mese nel primo anno di vita e dopo anno per anno, indicata da foto e video, per spiegare ai genitori gli aspetti da monitorare nel comportamento quotidiano del bambino, i segnali da non trascurare e le attività da mettere in pratica per favorire uno sviluppo del bambino sano e in armonia con l’età. Ci sono anche promemoria per gli appuntamenti e gli esami consigliati.
Che cosa sa fare a 6 mesi e a un anno
Gli specialisti affermano che esiste un’età “soglia” di riferimento per ogni competenza e abilità da acquisire nella crescita e un’app che segue le tappe dello sviluppo del bambino può aiutare, anche se esistono differenze individuali e variabili che vanno tenute in considerazione per evitare inutili allarmismi. Per esempio: a 6 mesi il piccolo deve sapere riconoscere i volti dei familiari e degli estranei, fare suoni per mostrare le sue emozioni, guardare le cose che lo circondano e portarsele alla bocca. A un anno piange se i genitori vanno via, porta un libro quando vuole che glielo si legga, sa fare no o saluta con la mano, dice mamma e papà, trova le cose nascoste, si siede e alza da solo e inizia a fare i primi passi senza aiuto.
Le competenze tra 2 e 5 anni
A due anni deve cominciare a mostrarsi indipendente, stare con altri bambini, saper articolare frasi brevi di 2-4 parole, calciare una palla e iniziare a correre. A 5 anni dovrebbe saper raccontare una storia con frasi complete, disegnare una persona con almeno 6 parti del corpo, fare capriole e stare in equilibrio su un piede per più di 10 secondi.
Non sostituisce il pediatra
Se il bambino non ha raggiunto alcune delle tappe previste per la sua età, è bene parlarne con il pediatra, che in caso potrà suggerire lo specialista di riferimento. Anche se un’app che segue le tappe dello sviluppo del bambino è utile per i genitori, questi strumenti non vanno mai considerati un sostituto del medico, da interpellare per qualsiasi dubbio o perplessità.