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Se i bambini e gli adolescenti dormono poco aumenta il rischio di sviluppare nel futuro dipendenze comportamentali e da sostanze. A sostenerlo è la Fondazione Novella Fronda, specializzata nella ricerca nel campo delle dipendenze, che mette in guardia i genitori sui comportamenti a rischio legati alla deprivazione di sonno nei bambini.
Alcol, fumo e gioco d’azzardo
In collaborazione con l’Associazione Genitori Attenti e con la Fondazione Salus Pueri, impegnata a preservare la salute dei bambini, la Fondazione Novella Fronda ha evidenziato, grazie alla sua attività di ricerca scientifica sulla prevenzione delle dipendenze, una stretta correlazione tra un insufficiente sonno nei bambini e diverse problematiche che sembrano essere associate, oltre che a comportamenti critici come iperattività e aggressività, a un potenziale futuro sviluppo di dipendenze da sostanze (alcol, sigarette, marijuana) e comportamentali (gioco d’azzardo, dipendenza da internet).
Aiutare i genitori
“Sulla base di questi dati”, sottolinea Luigi Gallimberti, psichiatra, tossicologo medico, docente all’Università di Padova e presidente della Fondazione Novella Fronda, “è urgente intervenire sui genitori perché aiutino i loro figli a dormire le ore necessarie. La promozione di corrette abitudini al sonno nei bambini permetterà al loro cervello di crescere sano e in grado di reggere alle numerose insidie del mondo moderno, arrestando un fenomeno che oggi appare in continua espansione”.
Progetto del buon sonno
Eugenio Baraldi, pediatra e docente all’Università di Padova e vicepresidente della Fondazione Salus Pueri, parla di “evidenze scientifiche che confermano l’importante ruolo della deprivazione di sonno fin dai primi anni di vita” e di “convincenti risultati ottenuti dalla Fondazione Novella Fronda”, per merito dei quali “la Fondazione Salus Pueri ha accettato l’invito a collaborare con la Fondazione Novella Fronda nella promozione dell’importanza del sonno nei bambini fin dalla nascita per costruire un progetto di prevenzione integrato che porti alla riduzione delle problematiche legate alla deprivazione di sonno che oggi affliggono i bambini, gli adolescenti e le loro famiglie, promuovendo la cultura del ‘buon sonno’ fin dai primi mesi di vita”.