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Scarsa resa scolastica, sonnolenza diurna, problemi comportamentali, deficit di crescita staturale, enuresi notturna, ma anche cefalea mattutina e aumentato rischio di otiti fino ad arrivare – nei casi più gravi – a un maggior rischio di sviluppare patologie cardiovascolari: sono queste, in sintesi, le conseguenze dell’apnea ostruttiva nel sonno nei bambini quando non viene adeguatamente trattata. È quanto emerge dalle “Linee guida nazionali per la prevenzione e il trattamento odontoiatrico del russamento e della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno in età evolutiva” recentemente approvate dal Consiglio Superiore di Sanità.
Che cosa sono le apnee ostruttive
L’apnea ostruttiva nel sonno (nota anche con la sigla Osas, dall’inglese Obstructive sleep apnea syndrome) è una condizione caratterizzata da ripetuti episodi di completa o parziale cessazione del flusso d’aria attraverso le vie aeree superiori durante il sonno (condizioni note rispettivamente come “apnea” e “ipopnea”), e può interessare sia gli adulti sia i bambini. Il sintomo più caratteristico ed evidente è il russamento: in campo pediatrico la percentuale di piccoli che russano “spesso” o “ogni notte” (cosiddetti “russatori abituali”) varia dal 3% al 21%.
Perché si russa
“Il russamento – si legge nel documento – è il rumore generato dalla vibrazione dei tessuti molli oro-faringei; tale rumore è una conseguenza della turbolenza del flusso aereo, dovuta a una riduzione del calibro delle vie aeree”.
Sbagliato sottovalutare il problema
Secondo gli esperti è bene prestare attenzione all’eventuale presenza di respirazione disturbata durante il sonno dei propri figli: sebbene, infatti, in assenza di eventi ostruttivi significativi il russamento nei bambini possa essere considerato “benigno”, quest’ultimo può essere comunque causa di microrisvegli e frammentazione del sonno che, a loro volta, possono comportare sintomi diurni come irritabilità, deficit dell’attenzione, iperattività e sonnolenza.
Il ruolo dell’odontoiatra
Poiché è possibile ipotizzare un legame tra respirazione prevalentemente orale, russamento e apnee ostruttive nel sonno, si legge nel documento, è molto importante il ruolo dell’odontoiatra che “in virtù dei controlli periodici di sua competenza, può riconoscere il russamento e l’Osas e intervenire terapeuticamente con l’applicazione di dispostivi orali”.