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Gli smartphone sono il passatempo preferito dei bambini, che li prediligono anche al tablet, ai videogiochi e alla tv. E questo loro passatempo li assorbe molto: i piccoli trascorrono, infatti, più ore davanti allo schermo di uno smartphone che a giocare all’aperto (2 ore e 35 minuti di media ogni giorno contro un’ora e 58 minuti). Lo ha stabilito l’ultima ricerca di Norton by Symantec “My First Device Research Report”, che ha coinvolto quasi settemila genitori di dieci Paesi tra Europa e Medio Oriente, Italia compresa, con figli tra i cinque e i sedici anni.
Ammaliati grandi e piccoli
Dalla ricerca emerge che, nella classifica dei passatempi preferiti, per i bambini italiani lo smartphone sia in testa a tutto (per il 71% dei piccoli), rispetto alla televisione (63%), al tablet (60%) e ai videogiochi (55%). A guardare i dati che interessano gli adulti le cose non vanno meglio: quasi 3 genitori intervistati su 4 (il 74%) nel nostro Paese pensano di dare un cattivo esempio ai propri figli passando troppo tempo su smartphone e tablet, e 3 su 10 (32%) ammettono di essere stati rimproverati dai loro figli per questo comportamento.
Troppo tempo online
La maggior parte dei genitori cerca di far rispettare le regole relative alla fruizione dei contenuti digitali, ma ammette anche che loro stessi potrebbero essere il peggior esempio per i loro figli: un genitore su due (56%) afferma di trascorrere troppo tempo online e più della metà (63%) si preoccupa di dare un cattivo esempio ai bambini. Addirittura, un terzo dei genitori (36%) ammette che i propri figli li rimproverano per aver trascorso troppo tempo online o in orari inappropriati.
Importante creare nuove regole
Un quarto dei genitori intervistati ha inoltre ammesso che i propri figli trascorrono online più tempo di loro stessi. “Essere genitori oggi non è semplice – afferma Ida Setti, direttore Commerciale Sud Europa Norton -. Le vecchie sfide finalizzate a convincere i bambini a mangiare più verdura e frutta, andare a letto in orario e fare i compiti ci sono sempre, ma si aggiungono nuove problematiche legate alla tecnologia che i genitori devono affrontare. A differenza dei loro figli, la maggior parte dei genitori di oggi non è cresciuta con smartphone e tablet e ciò lascia loro alle prese con la creazione e l’applicazione di nuove regole legate alla fruizione dei contenuti su schermo”.