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Non è un falso mito né tantomeno una frase ripetuta dai genitori per intimorire i figli. Guardare troppo a lungo lo schermo di smartphone e tablet è davvero un comportamento nocivo per gli occhi dei bambini. Infatti, può aumentare il rischio di sviluppare problematiche come miopia e astenopia. Per quali ragioni? Perché stressa e affatica gli organi della vista e, a lungo andare, li può compromettere.
Due difetti, un’unica causa
L’astenopia non è una vera e propria malattia quanto piuttosto una sindrome dovuta a un affaticamento degli occhi, spesso proprio per colpa dell’uso eccessivo degli smartphone e dei computer. Può manifestarsi con sintomi diversi a caso a caso, anche se i più frequenti sono l’irritabilità degli occhi e il mal di testa. In genere, tende a risolversi con il riposo. La miopia, invece, è irreversibile: si tratta di una difficoltà a vedere da lontano. In pratica, il miope vede bene a distanza ravvicinata mentre le immagini lontane gli appaiono sfuocate. Nella maggior parte dei casi, il disturbo è acquisito, cioè subentra con il passare degli anni, specialmente in età scolare. Tende a stabilizzarsi verso i 20 anni, sebbene talvolta possa continuare a peggiorare anche dopo, però più lentamente. “Negli ultimi 10 anni si sta assistendo a una vera e propria epidemia di miopia la cui causa principale è l’enorme aumento dell’impegno visivo prolungato da vicino” ha confermato Pasquale Troiano, primario di oculistica dell’ospedale Sacra Famiglia Fatebenefratelli di Erba a Como.
Lasciare spaziare lo sguardo
Gli smartphone e gli altri dispositivi elettronici sono così dannosi per gli occhi perché costringono a guardare sempre da vicino: se usati per troppo tempo, mettono a dura prova la vista e richiedono una maggiore necessità accomodativa. Gli occhi, invece, per essere in salute hanno bisogno di alcune pause. Questo significa che dopo avere usato per un po’ il computer non va bene passare al cellulare o viceversa: bisognerebbe, al contrario, alzare lo sguardo, per esempio guardando per qualche istante fuori dalla finestra.
Bambini più a rischio
I dispositivi elettronici sono dannosi soprattutto per i bambini che hanno difetti oculistici già diagnosticati o latenti. “Se il bambino ha un apparato visivo sano e perfettamente normale sul piano della motilità oculare e sul piano rifrattivo non avrà alcun problema. Se, invece, presenta alterazioni dell’apparato visivo, della motilità oculare o della rifrazione che non sono state individuate e corrette, allora ci saranno enormi problemi di affaticamento oculare” ha spiegato Troiano. Se non si vuole compromettere la vista dei bambini e ragazzi, dunque, è importante non permettere loro di usare per troppo tempo smartphone & co.