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I sintomi dell’autismo sono più frequenti, o almeno più evidenti, tra gli individui di sesso maschile. I sintomi dell’autismo, come i gesti stereotipati, le difficoltà nell’instaurare rapporti sociali, lo scarso interesse per gli altri e i deficit nella comunicazione, in media affliggono i maschi più che le femmine in un rapporto stimato di 4 a 1.
Le donne leggono il linguaggio del corpo
Sono i risultati di uno studio condotto presso l’Università di Milano-Bicocca secondo il quale i disturbi dello spettro autistico (ASD) sarebbero meno diffusi nel genere femminile perché il cervello è più socialmente orientato a comprendere lo stato emotivo e mentale altrui. In pratica il cervello delle donne è più bravo a riconoscere il linguaggio del corpo anche senza vedere le espressioni facciali. E questo renderebbe meno evidenti i sintomi dell’autismo.
Il riconoscimento delle espressioni facciali
I ricercatori hanno mostrato 800 fotografie ritraenti 6 diversi attori e attrici nell’atto di comunicare attraverso gesti simbolici familiari di vario tipo: deittici (l’indicazione di una direzione), iconici (il dito picchia sul polso opposto ad indicare che il tempo passa su un orologio immaginario) o emblematici (indice e medio formano una V a indicare “pace”). In metà delle immagini il volto era oscurato per simulare il deficit dei pazienti affetti da ASD: l’interazione sociale è compromessa dalla loro incapacità di guardare in faccia le persone e sostenere il loro sguardo, legata a un’abnorme reattività dell’amigdala che genera le sensazioni di paura.
La predisposizione genetica a comunicare
I partecipanti allo studio (15 maschi e 16 femmine) hanno dovuto decidere se l’immagine era correttamente associata al significato del gesto. I risultati hanno mostrato come le donne fossero molto più rapide a rispondere e, soprattutto, l’oscuramento del volto non influenzava la loro accuratezza, né riduceva i loro potenziali bio-elettrici cognitivi, mentre nei maschi ciò procurava un notevole svantaggio nella comprensione dei gesti. Il cervello femminile sarebbe protetto dai sintomi dell’autismo dalla maggiore predisposizione genetica a comunicare.