Scopri se il bambino si ammalerà dall’analisi delle urine

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 26/02/2018 Aggiornato il 09/08/2018

Individuato un biomarcatore nelle urine che potrà prevedere se il bambino si ammalerà di diabete di tipo 2, ipertensione e tumori, malattie spesso correlate all’obesità infantile

Scopri se il bambino si ammalerà dall’analisi delle urine

L’obesità infantile rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo, in età adulta, di patologie cronico-degenerative come diabete di tipo 2, ipertensione, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumore. Sebbene i meccanismi con cui l’obesità infantile possa favorire lo sviluppo di queste patologie non siano ancora del tutto chiari, uno studio del dell’Istituto di scienze dell’alimentazione del Consiglio nazionale delle ricerche (Isa-Cnr) di Avellino pubblicato su Scientific Reports ha scoperto per la prima volta  nelle urine di bambini sovrappeso e obesi la presenza di biomarcatori di patologie legate all’obesità infantile e alle sue complicanze. Analizzando le urine sarà quindi possibile sapere in anticipo se il bambino si ammalerà.

I composti organici volatili

I biomarcatori metabolici (ovvero indicatori di una specifica condizione biologica, sia fisiologica sia patologica) utilizzati nello studio sono i composti organici volatili o Vocs, che si trovano normalmente nei fluidi biologici (urine, sangue, saliva) e rappresentano un insieme molto eterogeneo di molecole chimiche che negli ultimi decenni sono state utilizzate come biomarcatori in molte malattie gravi.

Obesità e sovrappeso

Lo studio ha dimostrato che la quantità di alcuni dei composti organici volatili individuati nelle urine dei bambini obesi e in sovrappeso differisce da quella dei bimbi normopeso, e che i composti organici volatili che sono risultati alterati sono gli stessi identificati in ricerche analoghe condotte su bambini con alterazioni nel funzionamento del fegato. Da qui la deduzione che la presenza di questi biomarcatori può predire se il bambino si ammalerà, consentendo anche di mettere in atto adeguate misure preventive.

Mirare alla prevenzione

Spiega Rosaria Cozzolino dell’Isa-Cnr: “la nostra linea di ricerca offre indicazioni promettenti che in un futuro non molto lontano, analizzando semplicemente le urine di un bimbo obeso o in sovrappeso, si possa stabilire se il bambino si ammalerà, da adulto, di gravi malattie cronico-degenerative connesse con l’obesità infantile, e si riesca di conseguenza ad approntare i giusti approcci terapeutici e preventivi”.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Per contrastare l’obesità infantile è importante approfittare delle attività quotidiane per invogliare i bambini a muoversi di più. Sì quindi alle passeggiate nel parco a piedi, con il triciclo o in bicicletta.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Cardirene a inizio gravidanza: serve davvero?

06/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il netto beneficio dell'assunzione di acido acetilsalicilico a sostegno della gravidanza non è del tutto conosciuto, tuttavia il trattamento può essere di aiuto nel ridurre la maggior frequenza di complicanze gestazionali in determinati casi.  »

Colichette in un lattantino: meglio dargli il latte senza lattosio?

06/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Le colichette sono più o meno presneti in tutti i lattanti a partire dalle tre-quattro settimane di vita, dopodiché tendono a scomparire spontaneamente dopo i tre-quattro mesi di vita. Le manifestazioni che le caratterizzano non sono preoccupanti e non richiedono alcun tipo di intervento.   »

Bimba di sei mesi che non vuole la pappa: che fare?

04/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

All'inizio dello svezzamento non è raro che il bambino si dimostri diffidente o, addirittura, ostile nei confronti dei cibi nuovi. Per aiutarlo ad apprezzarli occorrono pazienza e qualche piccola strategia.   »

Fai la tua domanda agli specialisti