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Quando compie 10-12 mesi, è il momento di scegliere le prime scarpine del bambino. È l’epoca in cui il piccolo inizia a mettersi in piedi e a fare i primi passi in modo autonomo, anche se tenuto per mano da un adulto. Camminando sui marciapiedi, in un giardino, sulla ghiaia, il suo piede ha bisogno non solo di una protezione contro il freddo o la pioggia, ma di una calzatura che assecondi la fisiologia del piedino, rispondendo al suo bisogno di movimento.
Nei primi mesi non sono indispensabili
Fino a quando non muove i primi passi, è opportuno lasciare liberi i piedini del bebè. Nei primi mesi di vita, infatti, i piedi, come le mani, sono veri e propri organi sensoriali che raccolgono gli stimoli propriocettivi. Il bambino gioca indifferentemente con le mani e con i piedi, afferra gli oggetti, tocca le superfici e questo rappresenta un importante mezzo per lo sviluppo cognitivo e sensoriale. I piedi vanno protetti soprattutto dal freddo, utilizzando per le uscite scarponcini caldi in inverno, mentre in casa si possono far indossare al bambino le specifiche calze antiscivolo, con i gommini all’altezza della pianta. Con il passare dei mesi, il bambino impara a gattonare, si tira in piedi, inizia a spostarsi con cautela trovando appigli. I piedi cominciano ad assumere altre funzioni fondamentali, con l’equilibrio e lo sviluppo motorio. In questa fase inizia anche a svilupparsi la corretta forma del piede e compare l’arco plantare.
Scarpe leggere, ma resistenti
È questo il momento giusto per scegliere le prime scarpine del bambino. La funzione della calzatura non è solo quella di tenere al caldo le estremità, ma aiutare nello sviluppo dell’equilibrio e del coordinamento motorio, proteggendo il piede dalle asperità del terreno ma al tempo stesso consentendo una buona sensibilità. Il bambino, infatti, deve continuare a percepire le caratteristiche della superficie sulla quale cammina per acquisire una buona stabilità nei primi passi, poi nella camminata, infine nella corsa. Le scarpe inoltre devono assecondare la biomeccanica del piede e assumerne la forma, per il maggior comfort possibile. Le prime calzature del bambino devono essere quindi in un tessuto leggero ma caldo, morbido e traspirante come cuoio, pelle, tessuto nella stagione più calda. Anche i moderni tessuti tecnici, se traspiranti, rappresentano una buona soluzione. Sono da preferire i modelli alti alla caviglia, che sostengono correttamente la gamba e sono più difficili da sfilare.
Forme comode e misura giusta
La forma deve essere piuttosto ampia nei primi modelli, per consentire alle dita di muoversi senza costrizione. Una suola larga costituisce inoltre una buona base d’appoggio nella fase in cui il bambino sta ancora acquisendo il senso dell’equilibrio. Nello scegliere le prime scarpine del bambino, va posta una certa attenzione alla taglia. La calzatura non deve essere troppo “giusta”, perché il piedino cresce rapidamente, ma non va scelta nemmeno eccessivamente lunga perché può predisporre a inciampi e cadute, oltre che risultare scomoda e far assumere posture sbagliate. La misura giusta si valuta assicurandosi che tra tallone e retro della scarpa ci sia lo spazio di un dito e altrettanto tra le dita e la parte anteriore. Se il bambino presenta particolari anomalie congenite, come per esempio il piede torto, sarà il pediatra insieme con l’ortopedico pediatrico a suggerire particolari esercizi ed eventualmente le calzature giuste.