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La ricerca è stata condotta dall’Avon Longitudinal Study of Parents and Children (ALSPAC) esaminando 14 mila persone, seguite fin dalla nascita, e i risultati sono stati poi pubblicati su Scientific Reports. Inquietanti i risultati: il fumo di sigaretta in gravidanza potrebbe influenzare l’organismo in via di sviluppo, provocando delle alterazioni in grado di compromettere lo sviluppo non solo dei figli, ma anche dei nipoti, esponendoli maggiormente al rischio autismo.
Da nonna a nipoti
Per quanto riguarda il fumo, è certo che causa danni al Dna del fumatore. La scoperta è che potrebbero essere poi trasmessi perfino ai nipoti. Il fumo, infatti, danneggia il Dna dei mitocondri che vengono “trasmessi” da una generazione all’altra per via materna: sembra che le mutazioni del Dna mitocondriale non producano effetti palesi nella madre ma che possano determinare danni nello sviluppo dei figli. La seconda possibilità ipotizzata dai ricercatori è che nell’organismo in via di sviluppo del nascituro si produca una risposta adattativa al fumo che lascia poi il bimbo più vulnerabile ai disturbi dello spettro autistico.
Più pericoli per le femmine
Dallo studio è anche emerso che questa correlazione è più evidente nelle bambine rispetto ai maschietti: gli autori, però, ammettono di non essere ancora riusciti a trovare una spiegazione per questa differenza tra i sessi e che la loro analisi si basa, con tutti i limiti del caso, sull’accuratezza delle interviste ai genitori dello studio sulle abitudini di fumo dei nonni.
I fattori di rischio
Le cause dell’Asd (Autistic spectrum disorders) non sono ancora note con precisione. Si ritiene che siano sia genetiche sia ambientali, ma occorre indagare ulteriormente, perché i casi di autismo sono in aumento in tutto il mondo. Sebbene questo aumento sia sicuramente riconducibile a un miglioramento delle diagnosi, è ragionevole supporre che i cambiamenti ambientali e dello stile di vita possano influire sull’insorgenza del disturbo. Sono necessarie ulteriori ricerche per spiegare l’effetto intergenerazionale dei meccanismi attraverso cui si eredita una predisposizione all’autismo e il ruolo dei fattori ambientali.