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Il raffreddore nei bambini colpisce, secondo gli esperti della Società italiana di pediatria, dalle sei o alle dieci volte nella stagione invernale. È una delle prime cause di assenza da scuola e, soprattutto nei più piccoli, causa intenso disagio come produzione abbondante di muco, lacrimazione e bruciore agli occhi, difficoltà a nutrirsi al seno o al biberon. Inoltre, il raffreddore nei bambini più piccoli può causare complicanza, per esempio forme di otite media. Per questo motivo è bene curarlo nel modo corretto.
Sintomi
Il raffreddore, anche nei bambini, è un’infezione di tipo virale, legata all’azione di Rhinovirus, Adenovirus e altri. Non è un disturbo particolarmente serio e solitamente scompare da solo nel giro di 5-7 giorni, dopo una fase acuta di due o tre. I sintomi che lo caratterizzano però sono piuttosto fastidiosi. Infatti compaiono:
- infiammazione e congestione nasale
- starnuti frequenti
- sensazione di naso tappato e difficoltà di respirazione
- scolo nasale, prima acquoso e trasparente, in seguito denso e mucoso
- arrossamento e lacrimazione degli occhi
- fastidio alla luce
- mal di gola
- respirazione rumorosa soprattutto quando il bambino è sdraiato
- febbre non eccessivamente elevata
- tosse che può durare fino a due settimane
Il raffreddore nei bambini a 1 anno
Il raffreddore è fastidioso per chiunque, ma nei bambini piccoli, al di sotto dell’anno di età, può provocare complicanze, come otite media e sinusite. I piccolissimi infatti non sono in grado di espellere adeguatamente il muco soffiandosi il naso e questo si accumula nelle vie nasali che sono in diretto collegamento con l’orecchio. Possono quindi comparire otiti medie e sinusite, causate da una sovrainfezione di batteri come Streptococco o Stafilococco, che causano malessere, inappetenza e nervosismo. Inoltre, i piccoli allattati al seno o al biberon hanno difficoltà di respirazione e quindi faticano a nutrirsi.
Il raffreddore nei bambini e gli occhi che lacrimano
Il raffreddore nei bambini riguarda anche gli occhi, che sono arrossati e soggetti a una abbondante lacrimazione, come se il piccolo piangesse. A questa manifestazione si accompagna anche fotofobia, ossia fastidio alla luce, sia naturale sia artificiale. Qualsiasi fonte luminosa aumenta la sensazione di bruciore e la lacrimazione, spingendo il bambino a tenere gli occhi chiusi.
È importante affrontare questo aspetto, per alleviare il disagio del bambino ma soprattutto per evitare una complicanza come la congiuntivite. Si tratta di una infezione della congiuntiva, la membrana che riveste internamente le palpebre. Questa assume una colorazione intensamente arrossata, con i capillari dilatati e compare produzione di muco filamentoso, che “incolla” le palpebre soprattutto al risveglio. La congiuntivite si cura con colliri specifici, che vengono indicati dal pediatra. È importante cercare di prevenire la congiuntivite nei bambini, effettuando una regolare e delicata pulizia degli occhi che lacrimano per il raffreddore. Mattina e sera, si deterge la zona con garza sterile imbibita di soluzione fisiologica oppure di acqua bollita e lasciata intiepidire.
Come bloccare il raffreddore nei bambini
Bloccare il raffreddore nei bambini, anche quelli di 1 anno, sarebbe il sogno di qualsiasi genitore, per alleviargli i fastidi e aiutarlo a riposare bene. Non esiste però un sistema per fermare il raffreddore e, anzi, l’impiego di farmaci a base di sostanze con vasocostrittori può peggiorare la situazione soprattutto nei più piccoli. Possono anzi peggiorare l’irritazione delle mucose e ritardare la guarigione. Inutile è anche somministrare mucolitici che non alleviano il fastidio al naso e che sono controindicati nei più piccoli. Molto consigliati sono i lavaggi nasali: una corretta igiene del naso aiuta infatti a prevenire questa infezione nei più piccoli
I suggerimenti dei pediatri Sip per il raffreddore
Per alleviare il raffreddore nei bambini, gli esperti della Società italiana di pediatria hanno stilato un decalogo con i consigli utili e le abitudini da evitare. Vediamo i loro consigli.
Cosa fare
- Lavare le narici con soluzione fisiologica per favorire l’eliminazione del muco, meglio prima dei pasti e prima della nanna
- Usare l’aerosol solo se necessario e se lo indica il pediatra per aiutare a sciogliere le secrezioni nasali
- Proporre al bambino molti liquidi da bere per idratare le mucose e compensare le perdite idriche che si verificano con la febbre
- Tenere il piccolo a riposo a casa, per favorire la guarigione e ridurre la circolazione dei virus
- In caso di febbre, utilizzare paracetamolo o ibuprofene in dosi pediatriche.
Cosa evitare
- L’utilizzo di vasocostrittori che può avere effetti collaterali nei piccoli
- Gli sciroppi mucolitici contro la tosse che si accompagna al raffreddore non vanno dati ai bambini al di sotto dei due anni di età
- Il brodo di pollo non è certo nocivo ma non ha effetti scientificamente provati contro il raffreddore
- La vitamina C in fase acuta non migliora i sintomi. Solo una assunzione regolare può ridurre l’incidenza del raffreddore
- Gli integratori di zinco non hanno effetti provati contro il raffreddore.
In breve
Il raffreddore nei bambini piccoli va curato con attenzione perché è fastidioso e può complicarsi in otite, sinusite e congiuntivite. I lavaggi con soluzione fisiologica aiutano il piccolo a respirare meglio, quindi gli regalano sollievo.