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La puntura di ragno può essere molto pericolosa. In Italia ci sono infatti alcune specie velenose, anche se non a rischio come quelle presenti in altri Paesi extraeuropei. Il consiglio, qualora dovesse capitare ai nostri bambini di essere morsi da un ragno, è quello di andare subito in Pronto Soccorso. Molto spesso la tempestività di intervento è fondamentale per correre subito ai ripari. Vediamo quindi insieme quali sono le specie di ragni velenosi più diffuse in Italia, come riconoscere le loro punture, quali sono i sintomi che possono provocare e come si deve intervenire.
Puntura di ragno: come riconoscerla?
Le vacanze con i bambini possono nascondere qualche insidia. Tra queste ci sono i poco piacevoli incontri ravvicinati con insetti, aracnidi e animali di vario genere. «I sintomi del morso di ragno possono variare da persona a persona» spiega il professor Antonino Di Pietro, dermatologo a Milano. «I ragni velenosi italiani solitamente non trasmettono una quantità di veleno sufficiente per causare danni così significativi da portare alla morte; non si può escludere comunque che dopo la puntura possano insorgere problemi, e anche di una certa entità». Non è il caso quindi di correre rischi di nessun genere dal momento che le punture di ragno, le punture di zecche, api o altri animali come anche le meduse, se in alcuni casi possono provocare solo fastidi, in altri può essere molto pericolosa.
La puntura di un ragno, in particolare, non va mai sottovalutata, come suggeriscono gli esperti del Centro antiveleni dell’0spedale Niguarda di Milano che consigliano, in caso di morso del ragno violino, di recarsi subito al Pronto Soccorso qualora si noti la presenza di una lesione caratterizzata da una zona centrale inizialmente più arrossata che diventa scura con il passare delle ore. Anche la presenza di gonfiore e dolenzia a una parte è un segnale da non sottovalutare mai.
«Solitamente i morsi di ragno si presentano con gonfiore locale e rossore; alcuni sono dolorosi, altri meno. In ogni caso è fondamentale mantenere monitorata la parte interessata dalla puntura del ragno, per verificare eventuali risposte cutanee come vescicole o rush cutanei» precisa l’esperto. Le reazioni ai morsi di ragno possono comunque essere diverse da specie a specie. Ecco perché è importante saper distinguere le varie specie così che i sanitari possano procedere con maggior precisione nella somministrazione delle cure. Ideale sarebbe, qualora il ragno fosse ancora vicino al bambino, riuscire, ovviamente con le dovute precauzioni, a catturarlo così da avere indicazioni precise sulla specie.
Puntura di ragno violino: sintomi e rimedi
Il ragno violino ha questo nome particolare perché la sua caratteristica è quella di avere una macchia sul suo corpo che ricorda proprio lo strumento musicale. Non bisogna mai sottovalutare i sintomi di una puntura di ragno violino e anzi allertarsi per scongiurare qualsiasi conseguenza. Dopo il morso, che nella maggior parte dei casi è asintomatico, si possono avere prurito, rossore e formicolio o anche febbre.
Nelle situazioni più gravi, a questi sintomi iniziali se ne aggiungono altri ben peggiori. La puntura del ragno violino può diffondere batteri anaerobi nei tessuti e avere conseguenze anche drammatiche. Per questo motivo è opportuno lavare abbondantemente con acqua e sapone la zona e dirigersi subito al Pronto Soccorso.
Puntura di malmignatta: sintomi e come comportarsi
Il ragno malmignatta è la seconda specie di aracnidi italiani da cui è importante guardarsi. «Anche se il suo veleno non è letale come quello di un suo lontano parente, la vedova nera, questa specie di ragno può dare sintomi importanti come febbre, nausea e vertigini» spiega il professor Di Pietro. Riconoscerlo è facile: non è grande, tra i sette e i quindici centimetri, nero lucente e con tredici macchie rosse sul corpo sferico.
È un ragno presente per lo più in zone rurali con macchia mediterranea della Sardegna, della Toscana e dell’Italia Meridionale. È possibile trovarlo pure sulle coste tirreniche, dalla Liguria in giù, anche se ne sono stati notati esemplari in Puglia e sul lago di Garda. Raramente vive nelle case, anche se può rintanarsi in quelle disabitate: ecco perché quando si arriva in una casa al mare chiusa da tempo è bene fare attenzione. Vista la sua indole timida e poco amante dell’uomo, la malmignatta si nasconde sotto sassi e muretti. È importante quindi avvisare sempre i bimbi di non spostare pietre e di stare lontani dai muretti quando giocano. Come nel caso del ragno violino, la malmignatta morde solo se disturbata; tende, infatti, generalmente a nascondersi, se non addirittura a scappare, in presenza di umani.
La puntura della malmignatta provoca un intenso dolore locale seguito nei tre, quattro giorni successivi da dolori articolari e muscolari con contrazioni, crampi addominali e al diaframma con conseguenti difficoltà di respirazione. Possono essere presenti nausea, vomito, mal di testa, sudorazione e tachicardia. In caso di puntura di malmignatta occorre quindi recarsi subito al Pronto Soccorso.
Esiste infatti un antidoto che viene somministrato solo nei casi più gravi; negli altri sulla base dei sintomi possono essere prescritti analgesici e sedativi. Se non si è visto il ragno, ma il bambino mostra i segni di un morso e inizia ad avere sintomi sistemici come dolori, sudorazione fredda, febbre, è necessario richiedere immediatamente l’intervento di un medico.
Morso di tarantola: sintomi e cura
Si parla in genere di tarantola, ma bisogna sapere che questo è il nome generico con cui ci si riferisce a molte specie di ragno di dimensioni piuttosto grandi, neri e con il corpo peloso. Il nome potrebbe derivare dalla provincia di Taranto dove questa specie di ragno, detto anche ragno lupo, è molto diffuso. La tarantola, uno dei ragni più grossi, con un corpo che può raggiungere i tre centimetri di lunghezza, zampe escluse, vive nella macchia mediterranea, in luoghi asciutti con rocce sparse.
Contrariamente a quanto si crede, il morso della tarantola, per quanto sia un’esperienza molto sgradevole anche per i bambini, non rappresenta una grave minaccia. Raramente, infatti, la puntura di questo ragno può essere mortale perché la quantità di veleno inoculata non è sufficiente a fare gravi danni, ma i sintomi che può provocare possono essere dolorosi e pericolosi. L’attacco che il ragno utilizza per difendersi o uccidere le prede consiste infatti nel penetrare nella carne con i grossi cheliceri, potremmo definirli i denti, di cui è formata la bocca, che partono da sotto gli occhi e terminano con piccoli uncini in grado di inoculare il veleno.
Come per la malmignatta, anche il morso della tarantola si manifesta con sintomi che da lievi possono essere più intensi e fastidiosi. Si va da dolore locale con arrossamento, gonfiore, prurito e perdita di sensibilità della parte fino a sintomi sistemici come nausea, vomito e dolori muscolari. Se si è certi che il piccolo sia stato morso è bene recarsi al Pronto Soccorso. Nel frattempo si può lavare bene la parte interessata con acqua e sapone delicato e applicare una compressa fredda o del ghiaccio avvolto in un panno per attenuare il dolore.
Raramente la tarantola attacca un essere umano: al contrario, tende a scappare e si difende solo se attaccata. Ecco perché è importante insegnare ai bambini a non avvicinarsi e a non toccare o stuzzicare in nessun caso nessun tipo di ragno. Attenzione in modo particolare a eventuali passeggiate serali, visto che la tarantola è un animale notturno, che sta rintanato di giorno per uscire con il buio alla ricerca della sua preda.
Fonti / Bibliografia
- Ragno violino, che fare? I consigli dagli esperti del Centro Antiveleni | NEWS | ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguardafoto Wikipedia, wiki, wikipedia