Argomenti trattati
Il termine tecnico che li identifica è Dsa “Disturbi specifici dell’apprendimento” e comprende tra gli altri la dislessia, la discalculia, la disgrafia. Secondo i dati resi noti dalle aziende sanitarie nell’anno scolastico 2010-2011 i ragazzi dislessici o disgrafici, riconosciuti tramite i documenti delle aziende sanitarie, erano appena lo 0,7% del totale. Sette anni dopo, nel 2017-2018 rappresentavano il 3,2% della popolazione studentesca per un totale di 276mila. Questo esorbitante aumento ha molteplici ragioni: innanzitutto un tempo questi problemi venivano liquidati con il classico giudizio “è intelligente ma non si applica”. Inoltre l’introduzione, nel 2010, della legge 170 sulle “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”. Questa normativa riconosce al bambino vari problemi dell’apprendimento e permette allo studente con diagnosi di Dsa di usufruire di “appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari”.
Certificazioni più frequenti al nord
Solo negli ultimi quattro anni le certificazioni per la dislessia sono salite da circa 94mila a 177mila, con un tasso di crescita dell’88,7%, le certificazioni di disgrafia sono passate da 30mila a 79mila, con una crescita del 163%, quelle di disortografia sono cresciute del 150% passando da circa 37mila a 92mila alunni e la certificazione per discalculia è aumentata del 160% crescendo da 33mila a poco meno di 87mila casi. Le certificazioni sono state rilasciate soprattutto nelle regioni del Nord-Ovest, Centro e Nord-Est. Poche invece al Sud. Tra le singole regioni, i Dsa certificati sono più numerosi in Valle d’Aosta e Liguria, in Piemonte e in Lombardia, quasi assenti in Calabria, Campania e Sicilia.
Il problema non è solo scolastico
Senza una certificazione, il rischio per gli studenti è alto visto che i problemi dell’apprendimento investono la sfera personale nel suo insieme, non solo la scuola. Il fallimento scolastico può provocare scarsa autostima() e incidere sulla personalità del ragazzo, che potrebbe così lasciare la scuola: una scelta che si potrebbe evitare se lo studente avesse a disposizione i provvedimenti dispensativi e compensativi. È fondamentale quindi individuare e prevenire in tempo i problemi dell’apprendimento.