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Sono in continua crescita i casi di pollice da smartphone, una sindrome legata a un utilizzo eccessivo del telefonino. La conferma arriva da un’analisi condotta da un gruppo di ricercatori statunitensi, della Mayo clinic Usa. E dunque utilizzare in maniera eccessiva e scorretta il cellulare può causare conseguenze anche sul piano fisico.
È una malattia degenerativa
Il pollice da smartphone è una sindrome caratterizzata da dolori, di diversa entità e tipologia, alla base del pollice che, nel tempo, potrebbero anche evolvere in una malattia osteoarticolare. Quest’ultima è una degenerazione della cartilagine articolare, la pellicola protettiva che riveste le ossa che compongono le articolazioni. In pratica, la cartilagine si assottiglia in modo progressivo, fino a frammentarsi. Di conseguenza, le estremità delle due ossa (teste ossee) si avvicinano sempre più fra di loro, arrivando a diretto contatto e generando così dolore e difficoltà al movimento.
Colpa di movimenti anomali
Secondo gli esperti i movimenti necessari per scrivere messaggini, e-mail e text sugli smartphone, alla lunga, potrebbero sottoporre non solo i tendini, ma anche le ossa del pollice a uno sforzo anomalo che potrebbe aumentare il rischio di pollice da smartphone. “La nostra ipotesi è che l’uso degli smartphone costringa a un movimento anormale delle ossa del pollice, causando inizialmente dolore ed eventualmente artrite osteoarticolare” hanno confermato gli autori.
A rischio soprattutto i bambini
Il team della Mayo clinic sta conducendo un’analisi sul disturbo da ben sette anni. Fra le altre cose, sta impiegando macchinari per tecniche di immagine dinamica in grado di “fotografare” i movimenti della ossa della mano e dei pollici quando sono normali. La speranza è riuscire a capire cosa succede esattamente quando compare il pollice da smartphone. In questo modo, infatti, si potrebbero attuare delle manovre di prevenzione e di cura più efficaci, specialmente nei bambini che, iniziando a impiegare molto presto i cellulari, potrebbero essere esposti a effetti a lungo termine più marcati.