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Innanzitutto serve il casco quando si va in bicicletta e l’Italia si sta allineando alla legislazione europea, introducendo nuove norme in tema di sicurezza in bici. La Commissione trasporti della Camera dei Deputati ha approvato un emendamento che introduce nel nuovo codice della strada l’obbligo di casco in bici per i bambini fino a 12 anni. Ora c’è da attendere il passaggio e l’approvazione nelle due Camere del Parlamento e la pubblicazione in Gazzetta, ma intanto il messaggio è stato dato. Il casco è importante ma… non basta. Come recita un antico adagio: la prudenza non è mai troppa. E nemmeno le misure di sicurezza quando si tratta di bambini per proteggerli dai rischi del trauma cranico.
Le cause più comuni
I bambini sono per la loro stessa natura spericolati e curiosi, e ciò purtroppo è spesso causa di incidenti che possono avere come conseguenza il trauma cranico. Tra le cause più comuni, che costituiscono anche uno dei motivi più frequenti per cui si corre con il bimbo al pronto Soccorso, figurano infatti le cadute accidentali (dal fasciatoio per i più piccoli, oppure durante il gioco per i più grandicelli), gli incidenti stradali e gli infortuni sportivi. Spesso si tratta di eventi di modesta entità, ma talvolta gli esiti possono essere fatali.
Serve più prevenzione
Il trauma cranico, a livello internazionale, è la prima causa di morte e disabilità nei bambini. È quindi necessario aumentare la prevenzione quotidiana: dalle cinture di sicurezza sempre allacciate in auto all’uso di caschi in bici e sugli sci. “Il trauma cranico è un’eventualità relativamente rara nel paziente pediatrico, tuttavia essendo il coinvolgimento dell’encefalo percentualmente maggiore nel bambino rispetto all’adulto, spesso è più grave’”, spiega Andrea Moscatelli responsabile dell’U.O.S Rianimazione neonatale e pediatrica dell’ospedale Gaslini di Genova.
Al primo posto gli incidenti stradali
“Gli incidenti stradali rappresentano la causa più frequente di trauma cranico nel bambino, seguiti dalle cadute dall’alto” precisa Pasquale Di Pietro, direttore Unità Operativa di P.S. Medico e Medicina d’Urgenza del Gaslini, sottolineando che la prevenzione è fondamentale per evitare lesioni gravi e potenzialmente invalidanti. Seguono i traumi correlati alle attività sportive, come quelli che ogni anno si registrano sulle piste da sci.
Fondamentali caschetto e seggiolino-auto
Semplici misure di sicurezza come l’utilizzo di seggiolini-auto posizionati correttamente, cinture di sicurezza sempre allacciate anche per brevi tratti, casco – da usare in bicicletta e sugli sci – sono provvedimenti in parte obbligatori che devono essere fortemente incoraggiati. Spesso, infatti, conclude Di Pietro “incidenti con esiti mortali avvengono in bambini non adeguatamente contenuti nel seggiolino, anche per brevissime distanze (come per esempio in caso di tamponamento uscendo da un parcheggio)”.