I bambini dovrebbero poter fare il pisolino pomeridiano il più a lungo possibile: dormire il pomeriggio, infatti, consente di fissare i ricordi e l’apprendimento di quanto accaduto durante la giornata, favorendo la maturazione di una parte del cervello chiamata ippocampo, deputata alla memoria a breve termine. A sostenere che il sonnellino porta esclusivamente benefici e dunque non deve essere eliminato in maniera forzata dalla routine quotidiana dei bimbi anche raggiunti i 4-5 anni di età è Rebecca Spencer, docente di scienze psicologiche e del cervello dell’Università del Massachusetts Amherst (Stati Uniti).
La studiosa in un articolo pubblicato in un numero speciale sul sonno della rivista Proceedings of the National Academy of Sciences descrive una nuova teoria sul perché e sul quando i bambini smettono spontaneamente fare il pisolino: non si tratta tanto dell’età anagrafica, quanto del livello di maturazione cerebrale. Ovvero: i bambini smettono di dormire durante il pomeriggio quando il loro cervello è pronto.
L’ippocampo è la parte del cervello in cui si accumulano i ricordi a breve termine prima che si spostino nella memoria a lungo termine nella corteccia cerebrale. “I sonnellini – afferma Spencer – servono a elaborare i ricordi”. Quando l’ippocampo immaturo dei bambini piccoli raggiunge il limite dei ricordi che possono essere immagazzinati, i bambini sperimentano una maggiore necessità di dormire perché il pisolino consente ai ricordi di spostarsi nella corteccia, liberando spazio per l’immagazzinamento di ulteriori informazioni nell’ippocampo.
L’ippocampo in via di sviluppo, spiega Spencer, può quindi essere paragonato a un secchio di varie dimensioni entro cui si accumulano i ricordi a breve termine: “Quando l’ippocampo è inefficiente, è come avere un secchio piccolo che si riempirà più velocemente e traboccherà, lasciando uscire alcuni ricordi che saranno dimenticati. Questo è ciò che pensiamo accada ai bambini che hanno ancora bisogno di dormire il pomeriggio: il loro ippocampo è meno maturo e hanno bisogno di svuotare il loro ‘secchio della memoria’ più frequentemente”, afferma la studiosa.
La nuova teoria, che si basa sui dati raccolti e pubblicati negli ultimi due anni dalla studiosa e dai suoi colleghi, mette in relazione il pisolino pomeridiano con la memoria e lo sviluppo del cervello, sottolineando che in questo complesso processo il riposino svolge un ruolo di una certa importanza. E mette in evidenza l’importanza di dare l’opportunità a tutti i bambini fino all’età prescolare di fare il pisolino pomeridiano: “Alcuni di loro hanno ancora bisogno di riposare di pomeriggio; altri potrebbero non averne bisogno ma, se lo faranno, sappiamo che andrà tutto a beneficio del loro apprendimento e, quindi, del loro processo educativo precoce”, conclude Spencer.