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Che il fumo rappresenti uno dei nemici principali della salute dei bambini è risaputo da tempo. Ma fino a ora i genitori hanno fatto attenzione soprattutto al fumo passivo. Invece, occorre considerare anche quello cosiddetto di “terza mano”. Lo hanno spiegato gli esperti della Simri, la Società italiana per le malattie respiratorie infantili.
Non si disperde
Per fumo di terza mano si intende l’esposizione involontaria ai residui della combustione del tabacco che, anche a distanza di tempo, rimangono sulle superfici, sugli oggetti, nella polvere e sui vestiti. I bambini possono facilmente entrare in contatto con queste sostanze nocive inalandole o assorbendole attraverso la pelle. Una terza via di “trasmissione” è rappresentata dall’ingestione: soprattutto i bimbi più piccoli, nelle loro esplorazioni, tendono a portarsi tutto alla bocca. Per loro, infatti, si tratta di un modo per conoscere il mondo che li circonda.
I consigli per i genitori
Fumare sul terrazzo o nell’auto quando si è da soli, dunque, non basta per proteggere i propri figli. Il fumo, infatti, riesce comunque a penetrare nelle vie respiratorie dei bambini, contribuendo alla comparsa di allergie, irritazioni, asma e altre malattie anche serie. Recenti studi hanno anche dimostrato che i prodotti della combustione, oltre a diffondersi nell’aria, si depositano sui vestiti, sugli oggetti, sulle superfici e vi restano per un arco di tempo sufficiente a raggiungere i piccoli.
La campagna informativa
Da questa consapevolezza è nata la decisione della Sirmi di promuovere una campagna informativa anti-fumo che ha per slogan “Spegni la sigaretta, proteggi il tuo bambino”. I destinatari sono i pediatri, ma anche i genitori. Lo scopo è far capire a mamma e papà che fumare non è negativo solo per la loro salute, ma anche per quella dei propri figli. “La prevenzione inizia in gravidanza, perché se la mamma fuma il piccolo nascerà con i bronchi più piccoli e sarà quindi maggiormente predisposto ad asma e bronchiti” ha affermato il professor Eugenio Baraldi, presidente della Simri.