Argomenti trattati
Quando si parla di problematiche scolastiche, purtroppo, quasi sempre ci si dimentica di pensare a una categoria speciale di alunni: quella dei bambini disabili. Eppure sono fra gli studenti più in difficoltà: oltre ai disagi e ai disturbi tipici della loro condizione, spesso devono affrontare anche gli ostacoli derivati da strutture e supporti non idonei. La conferma arriva dai dati della Fish, la Federazione italiana per il superamento handicap.
Mancano insegnanti di sostegno
Nel gruppo delle disabilità rientrano tante problematiche diverse, sia fisiche sia psichiche. I bambini che vivono una di queste condizioni, purtroppo, devono far fronte a una serie di difficoltà. Non solo legate alla propria malattia. Anzi, spesso si tratta di paletti imposti dalla società. Per quanto riguarda la scuola, che dovrebbe essere un luogo di accoglienza, per esempio le criticità principali sono due: la mancanza di docenti di sostegno e la presenza di barriere architettoniche. Secondo la Fish, è vero che a settembre erano già disponibili e operativi circa 142 mila insegnanti di sostegno (circa 13mila recentemente stabilizzati dal Governo), tuttavia in numero ancora insufficiente. “Mancano all’appello circa 40mila posti di ruolo di docenti specializzati nel sostegno. Il rischio è che molti ragazzi si vedano cambiare insegnante nel corso dell’anno” ha sottolineato la Uildm, l’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare. E se cambiare un insegnante nel corso dell’anno è difficile per qualsiasi studente, lo è ancor di più per i bambini disabili, che hanno davvero bisogno di punti di riferimento stabili.
Strutture inadeguate
L’altro tasto dolente riguarda le barriere architettoniche. “Secondo la Corte dei Conti, per l’anno scolastico 2017/2018 su un totale di 39.847 edifici, più di 10mila non risultano in regola con la normativa” denuncia la Uildm. La situazione più critica è al Sud, ma in generale sono gli istituti di tutta Italia a lamentare lacune da questo punto di vista.