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I nostri bambini vivono in un mondo sempre più digitale e non è raro vedere bambini e ragazzi che usano tablet, smartphone e pc con più disinvoltura rispetto ai loro genitori. Il web, in particolare, è una grande opportunità che può offrire loro tanti vantaggi, ma che va usato nella maniera giusta per evitare che i nostri figli incappino in contenuti che non sono adatti a loro. L’Osservatorio Internet@Minori in uno dei suoi rapporti sottolinea dei dati importanti: 8 bambini su 10 di età compresa tra i 12 e i 13 anni navigano regolarmente su Internet e il 57% di loro lo fa senza la supervisione di un adulto. Il controllo costante dei genitori sulle attività online dei bambini è fondamentale, così come un dialogo aperto e basato sulla fiducia tra genitori e figli; ci sono però strumenti che possono facilitare il compito di monitorare le attività online dei ragazzi. Parliamo nello specifico del parental control: vediamo di cosa si tratta e come possiamo usarlo per prevenire i rischi online.
Parental control: cos’è?
Il parental control, conosciuto anche come controllo genitori o come filtro famiglia, è un sistema efficace per rendere più sicura la navigazione di bambini e ragazzi in rete, anche se non sostituisce la supervisione di una persona adulta. Si tratta di uno strumento pensato in prima battuta per i principali browser web, ma che ormai si è allargato anche al mondo degli smartphone e delle applicazioni. Una misura necessaria, dal momento che l’età in cui viene regalato il primo cellulare si abbassa sempre di più e in alcuni casi viene concesso ancora prima dei 10 anni. Il parental control permette ai genitori di impostare alcuni filtri digitali, bloccando siti o tipologie di contenuti a cui i bambini possono accedere dai loro devices.
Perché è importante mettere il parental control
I nostri bambini sono sempre più immersi in un mondo digitale, ma sarebbe bene limitare sia il tempo di permanenza davanti allo schermo di tablet e telefonini sia la gamma di siti e applicazioni a cui possono accedere. I sistemi di parental control ci permettono di fare proprio questo, anche se la supervisione degli adulti rimane fondamentale, così come un dialogo continuo e costruttivo. È proprio per questo motivo che viene spesso sconsigliato di installare queste app o di applicare questi filtri all’insaputa dei figli per “spiare” quello che fanno in rete. È meglio che sia una decisione di cui vengono spiegati i motivi, per poi concordare insieme quali siano i limiti di tempo da impostare durante la giornata e la tipologia di siti da limitare. I bambini, poi, dovrebbero sempre sentirsi liberi di rivolgersi ai genitori se rimangono perplessi o turbati da qualsiasi tipo di contenuto, cosa che diventa quindi un’opportunità di dialogo e di crescita.
Come funziona il parental control e come usarlo al meglio?
Ci sono diverse tipologie di parental control: alcune consistono in software o applicazioni a pagamento da installare sui propri dispositivi, altre invece consistono in sistemi di controllo che possiamo mettere in pratica sui nostri dispositivi. In molti casi sono gli stessi browser o le applicazioni che utilizziamo quotidianamente a darci la possibilità di scegliere quali contenuti rendere accessibili e quali bloccare.
Come attivare il parental control?
Ci sono diversi sistemi di parental control che possiamo applicare ed eventualmente combinare tra di loro per una fruizione personalizzata dei devices da parte di tutta la famiglia.
La creazione di account differenziati
Una delle prime misure di controllo sulle attività online che si possono mettere in pratica è la creazione di account diversi sui dispositivi condivisi tra genitori e figli. Si potrà quindi creare un account “adulti” e un account “kids” per i ragazzi, di cui sarà il genitore a decidere le limitazioni per quanto riguarda l’accesso ad app e siti.
Attivare il parental control su Android e Apple
I principali sistemi operativi Android e iOS permettono di applicare dei filtri in base a chi utilizza il dispositivo:
- il parental control Android si applica andando su Google Play e selezionando le impostazioni del menu. Dalla voce “impostazioni famiglia” è possibile selezionare diverse opzioni che riguardano il download e l’acquisto di applicazioni e giochi, l’acquisto, il download e la riproduzione di film, la visione di alcuni programmi tv e l’acquisto e la lettura di libri con contenuti espliciti;
- il parental control iPhone si può attivare accedendo alla sezione “contenuto web” e selezionando “restrizioni contenuto”. A questo punto si potrà scegliere tra diverse opzioni relative alla navigazione su siti web.
L’attivazione di profili dedicati su app, browser e siti web
Molte app, alcuni siti web e alcuni browser mettono a disposizione profili diversi a seconda di chi li sta utilizzando. I profili kids in genere prevedono alcune limitazioni per tutelare i più piccoli. Un buon esempio è YouTube, la celebre piattaforma dedicata ai video: YouTube Kids permette la visione all’interno dell’app solo di alcuni tipi di contenuti video. È poi sempre possibile controllare l’attività dei ragazzi su internet accedendo alla cronologia del browser per vedere quali siti web sono stati visitati.
La funzione SafeSearch di Google
Il motore di ricerca Google mette a disposizione dei suoi utenti la funzione SafeSearch, cioè ricerca sicura, che si può impostare in maniera personalizzata sul pc da cui si sta navigando. Questo strumento elimina dai risultati della ricerca tutti i contenuti che contengono testi o immagini violenti, espliciti o potenzialmente dannosi.
Le app di parental control
Ci sono molte app parental control che permettono di personalizzare molto la modalità di fruizione di smartphone e tablet. Per essere efficaci hanno spesso bisogno di essere installate sia sul cellulare dell’adulto in modalità “genitore”, sia sullo smartphone dei ragazzi di cui vengono monitorate le attività. Tra le più utilizzate possiamo ad esempio ricordare Care4Teen, Kids Place, Family Link e Mobile Fence. In linea di massima, queste applicazioni di parental control impediscono l’accesso a siti con contenuti ritenuti negativi in base all’età di chi utilizza il dispositivo, aggiornando continuamente l’elenco delle pagine non adeguate. Molte di queste consentono ai genitori di essere aggiornati anche sulle chiamate in entrata e in uscita, sugli sms inviati, ricevuti o cancellati, sulle app di messaggistica dei principali social network, sulla localizzazione Gps e sugli itinerari seguiti. In molti casi consentono anche di visualizzare il tempo di utilizzo delle app e di bloccarne l’utilizzo in alcune fasce orarie.
Fino a che età è necessario il parental control?
I sistemi di parental control sono in genere molto flessibili e consentono di modulare le limitazioni in base all’età e alla maturità dei ragazzi. Vengono ritenuti indispensabili fino ai 6 anni e fortemente raccomandati fino ai 12. Nel frattempo bisognerebbe affiancare a questi strumenti un dialogo aperto, parlando con sincerità dei pericoli in cui si può incappare sul web e rendendo così i ragazzi sempre più attenti e consapevoli. Potrebbe anche essere utile, con i più grandi, discutere e configurare insieme le impostazioni che riguardano la privacy e affiancarli nell’uso dei social network in modo da renderli consapevoli di ciò che scrivono e condividono.
Non dimentichiamo poi l’importanza del buon esempio: cerchiamo di essere noi per primi più consapevoli della quantità e della qualità del tempo che trascorriamo davanti ad un monitor!
In copertina foto di Andrea Piacquadio da Pexels
Fonti / Bibliografia
- Osservatorio Internet e minori - Corecom - Open Toscana
- Parental control: perché è utile e come usarlo | Save the ChildrenIl parental control è un’opportunità del web e delle tecnologie che permette ai genitori di avere il controllo sui contenuti a cui accedono i più piccoli. Nell’articolo un approfondimento su perché è utile per i bambini il parental control.
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